Dopo gli atti illegittimi che hanno caratterizzato gli ultimi concorsi, rispetto ai quali sono pendenti ricorsi presso il TAR, si avvicendano gli accessi delle forze di polizia, per indagini su disposizione degli organi inquirenti, che fanno ormai presagire un imminente ingresso della commissione di accesso per valutare un conseguente scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme. E sarebbe addirittura il quarto da quando, all’inizio degli anni 90, è partita la legislazione in materia.
In questo 2023 non sono certo mancati gli atti dai quali riemerge quel senso di prepotenza, sfrontatezza, disprezzo delle norme elementari manifestazione di quel senso di onnipotenza che caratterizza da sempre il sindaco Mascaro, con la sua giunta al seguito.
Se da un lato una parte della sua stessa maggioranza ha provato a contenere la sua caparbietà, superficialità e incapacità politica, lui probabilmente ormai convinto di essere onnipotente, diventa sempre più sfrontato e consente la realizzazione anche di eventi pubblici non autorizzati.
Basta consultare la documentazione agli atti presso l’ente per accertare che la commissione di vigilanza di pubblico spettacolo del comune di Lamezia Terme ha espresso parere negativo allo svolgimento della fiera di S. Francesco, per insufficienza degli approntamenti da porre in essere a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini. Fiera che si è comunque svolta con tanto di parata del sindaco e di parte della sua giunta nonostante fossero edotti del parere contrario ed unanime della commissione allo svolgimento della stessa mettendo in pericolo tutta la cittadinanza che ignara ha frequentato gli stand della fiera.
In occasione della fiera di S. Francesco di Paola il sindaco ha affidato lui direttamente con la collaborazione fattiva del suo fedele vicesindaco Antonello Bevilacqua con una semplice stretta di mano, il servizio di fornitura e allestimento delle luminarie.
Sono infatti state installate abusivamente in tutta la città prima a Sambiase in occasione della festa di S. Francesco poi a Nicastro dalla stessa ditta Le Pera Stefano a seguito di semplice interpello telefonico del sindaco e del suo vicesindaco, massone, Antonello Bevilacqua.
A seguito dell’avvenuta istallazione e messa in funzione delle luminarie e del relativo collegamento anch’esso abusivo alla rete di pubblica illuminazione la giunta comunale con a capo il sindaco si ravvede dopo oltre una settimana ed in fretta e furia con Delibera n°186 del 1° giugno dà indirizzo al Dirigente del Settore di porre in essere le attività per l’installazione delle luminarie come se non fossero già installate e già funzionanti…
Procedura di affidamento di un servizio da attivare a mezzo Mepa (Mercati Elettronici della PA) che di fatto non è stato possibile attivare da parte del Dirigente in quanto il servizio era stato già affidato dal Sindaco ed eseguito senza alcuna autorizzazione.
Si corre ulteriormente ai ripari camuffando il tutto a posteriori con la delibera di giunta n°193 del 9 giugno perfezionata solo in data 13 giugno a mezzo pubblicazione all’albo pretorio riconducendo il tutto ad un’erogazione alla Diocesi di Lamezia Terme, coinvolgendo a sua insaputa e in modo artefatto la stessa. Il tutto grazie all’intervento provvidenziale dell’ingegnere Francesco Stella, assessore del comune di Lamezia Terme, persona vicina agli ambienti della Diocesi Lametina e al sindaco.
Ciò attraverso un fantomatico contributo di € 30.500,00 sia per le festività religiose di S. Antonio da Padova, dei Patroni SS. Pietro e Paolo e S. Francesco di Paola a S. Eufemia ma anche per quelle già svoltesi cioè di S. Francesco di Paola a Sambiase e comunque per un servizio di installazione e montaggio di luminarie illegittimamente già eseguito.
L’assessore Stella è diventato il punto di riferimento della Diocesi Lametina dell’amministrazione comunale ricoprendo di fatto il ruolo di assessore ai lavori pubblici e urbanistica, oltre che punto di riferimento di numerose imprese edilizie e faccendieri che gravitano sull’intero territorio in particolar modo nell’area di Savutano. L’urbanistica sembra essere il suo forte tenuto conto del suo ruolo trasversale come progettista del Piano API (Area Polifunzionale Integrata) di località Savutano, progettista e direttore dei lavori di numerosi interventi di edilizia residenziale e produttiva, direttore dei lavori della Concattredrale di S. Benedetto che grazie ai suoi interventi provvidenziali di intermediazione, concilia su commissione le esigenze dei suoi committenti privati o del sindaco, l’interesse della pubblica amministrazione e quelli della Diocesi riuscendo anche a condizionare, per scopi personali, le norme di settore introducendo modifiche al Piano strutturale comunale (Psc) del quale ne è stato e continua ad essere un grande sostenitore.
Nell’ultimo periodo estivo si stanno improvvisando feste, manifestazioni, concerti, cinema all’aperto, utilizzo di immobili e visite guidate presso immobili non ancora agibili e in ultimo a sagre, con preparazione e somministrazione in loco di alimenti, senza alcuna autorizzazione amministrativa mettendo in serio pericolo quanti vi partecipano per mancanza degli approntamenti previsti di legge a salvaguardia dell’igiene e della pubblica incolumità.
Senza tralasciare la concessione in uso gratuito ad associazioni, vicine all’assessore Giorgia Gargano, di immobili e strutture pubbliche come per l’Abazia Benedettina avvenuta senza alcuna manifestazione di interesse e/o avviso pubblico per come invece previsto dal codice dei contratti e dallo stesso regolamento comunale. VIVA LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA ED IL BUON OPERATO DELLA ‘PUBBLICA AMMINISTRAZIONE!
La cosa più grave rispetto a questa ondata di irregolarità, sfrontatezza e disprezzo delle regole elementari oltre che di disordine amministrativo “volendo essere buoni” è che le associazioni organizzano eventi di natura imprenditoriale pertanto a pagamento (sbigliettano) a fronte di un utilizzo gratuito delle strutture pubbliche.
A questo si aggiunge la fornitura sempre gratuita di mezzi e attrezzature (tavoli, sedie, palchi e bagni chimici) da parte del comune alle stesse associazioni, che a fine di lucro organizzano eventi e al contempo usufruiscono gratuitamente di beni pubblici della Città, su sollecitazione pressante e continua di sindaco, vicesindaco e assessori. Verrebbe da dire.. ED IO PAGO!.
A questo punto viene da chiedersi perché nessuno interviene a porre fine a quanto sta accadendo, considerate anche le recenti dimissione della terna dei revisori dei conti determinate da un comportamento scorretto in Consiglio di assessore al Bilancio e sindaco… Perché il segretario comunale Carmela Chiellino non esercita il potere/dovere conferitogli di supervisione e controllo degli atti amministrativi? Perché non sa, non vede o è distratta oppure perché è incardinata in questo sistema? Oppure sta preparando le valigie per scappare via giusto in tempo? Vi terremo aggiornati.
Lettera firmata









