Lettere a Iacchite’: “Lenin Montesanto, Franza o Spagna purché se magna”

Eccolo lì. È l’uomo per tutte le stagioni. Destra o sinistra poco importa, nessun ideale o sentimento. Lenin Montesanto è il caso emblematico di come gira il vento e come vanno le cose in Calabria. Altro che appartenenza !
Con contratto di capostruttura di Pasqualina Straface (Forza Italia), dopo una innumerevole serie di consulenze e contratti da addetto stampa (persino col sindaco di Tropea, comune poi sciolto per mafia!), dà voce contemporaneamente a coloro i quali dovrebbero essere gli avversari della Straface e del centrodestra… Che poi lo sappiamo tutti che è la stessa cosa ma lui non salva manco le apparenze, niente di niente…
E’ stato arruolato nella chiavica epocale dei Marcatori Identitari ai tempi di Orsomarso e poi dirottato al magna magna del Vinitaly targato Arsac. Una vergogna ambulante…
Ultimo esempio in questi giorni: un comunicato stampa al sindaco di Saracena nel quale si dà ragione a Flavio Stasi sulla sconfitta del centrosinistra. Nel frattempo, foto in posa con aperitivo Spritz con la boss della sanità privata, la neo consigliera regionale Filomena Greco della dinastia dei tamarri arricchisciuti di Terravecchia, formalmente all’opposizione di Occhiuto, della quale si prepara a fare da megafono… a suon di dollaroni… E ha anche il coraggio di farsi chiamare “Lenin”! Povera Calabria e povera comunicazione in svendita!
Lettera firmata