Lettere a Iacchite’: “L’ennesima figuraccia sulla Cosenza-Paola”

Preg.mo Direttore,
Vorrei segnalarle l’ennesima figuraccia e disagio creato da Trenitalia a carico degli utenti cosentini.

Oggi 5/6/16 alle 7,20 mi sono recato alla stazione di Castiglione Cosentino per prendere il treno delle 7,30 per Paola. Nella stazione priva di personale FS, l’unica informazione veniva fornita dal monitor con indicazione dei treni in partenza.

Dal suddetto monitor si evidenziava che il treno delle 07,30 per Paola era stato soppresso e, rimaneva il treno delle 07,52, con arrivo a Paola alle 08,08, unico utile per prendere la Freccia Argento delle 08,23 da Paola per Roma Termini.

Verso le 07,50 un addetto alle Ferrovie, anch’egli in attesa del treno, visto che questo non arrivava ha chiamato, presumo alla stazione di Cosenza, per avere informazioni del ritardo, e, in quel momento apprendeva che il treno era stato soppresso e vi era una corsa autobus in sostituzione sempre allo stesso orario e con arrivo a Paola dopo le 08,23, orario non utile per prendere la Freccia argento.

Appena comunicatoci tale enorme e ingiustificabile disservizio, ognuno di noi imprecando si è adoperato: chi ha sborsato dei soldi per un taxi, rischiando la vita per arrivare a Paola in 20′, chi ha provveduto con parenti ancora in stazione, per farsi accompagnare. E chi come me ha dovuto chiamare un parente a casa a Cosenza e correre come pazzi per arrivare in tempo utile per la Freccia Argento.

Ma, purtroppo, nonostante una folle corsa parecchi ci siamo ritrovati alla stazione di Paola a manifestare la nostra ira agli addetti al personale movimento, i quali, almeno così hanno detto, erano all’oscuro della suddetta soppressione del treno ed erano anche privi di un recapito telefonico per il pubblico, forse per non essere disturbati dalle telefonate degli utenti FS per i continui disagi e lamentele.

Morale della favola: una città come Cosenza e l’intera provincia private del diritto di movimento e nessuno parla, nonostante avessimo pagato il non giusto e caro prezzo della Freccia. POVERA CALABRIA

Nicola Abele