Buongiorno,
vorrei segnalarle ancora una volta come funziona il sistema Occhiuto-Potestio a MENDICINO con la prestanome di Irma Bucarelli, Antonio Reda (marito), Natoli (servo di potere ed assessore al welfare) con la complicità di una opposizione silente (Greco e Ricci sono stati con loro per 10 anni..).
Il 2 maggio 2024 il Commissario straordinario Giuseppe Di Martino dichiara il dissesto finanziario del Comune di Mendicino, drammatico e fallimentare epilogo del decennio amministrativo del sindaco Palermo. A pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione sorgono dubbi sulla gestione delle somme a specifica destinazione.
La gestione delle risorse economiche di un ente pubblico rappresenta un tema cruciale, poiché incide direttamente sull’efficienza dei servizi erogati e sulla realizzazione di opere strategiche per il territorio. Nel Comune di Mendicino, recenti interrogazioni e richieste di documentazione hanno sollevato interrogativi rilevanti sulla corretta gestione delle somme a specifica destinazione, evidenziando potenziali criticità nella loro amministrazione e nell’applicazione delle normative vigenti.
La normativa di riferimento
Per comprendere la portata delle questioni sollevate, è fondamentale richiamare il quadro normativo che regola la gestione delle risorse pubbliche, in particolare quelle vincolate. Il Decreto Legislativo n. 118/2011, che introduce il principio di armonizzazione contabile, e il TUEL (Testo Unico degli Enti Locali), disciplinano in modo chiaro le modalità di utilizzo e di monitoraggio delle entrate vincolate, distinguendole dalle entrate generiche.
Il principio di unità del bilancio consente di utilizzare le entrate generiche per il finanziamento della generalità delle spese. Tuttavia, per le somme a specifica destinazione, il legislatore ha imposto un vincolo stringente: queste devono essere impiegate esclusivamente per le finalità previste dalla legge o da specifici regolamenti, garantendo la copertura finanziaria e contabile degli interventi cui sono destinate.
In questo contesto, l’art. 195 del TUEL stabilisce che l’utilizzo delle entrate vincolate per spese correnti può avvenire solo previa deliberazione della giunta comunale e con precise modalità di ricostituzione dei fondi. La mancata osservanza di tali obblighi rischia di compromettere l’equilibrio finanziario dell’ente e di rallentare la realizzazione di opere fondamentali per la comunità.
I fatti contestati
Dai documenti analizzati e dalle osservazioni dell’Albo Pretorio emergono come irregolari i pagamenti legati a progetti come il Sai (ex Sprar), sporadici e non omogenei, sollevando dubbi sulla continuità delle erogazioni e sul rispetto dei vincoli di destinazione.
Il Progetto SAI (Servizio Accoglienza e Integrazione) è finanziato dal Ministero dell’Interno tramite il Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Accoglienza e prevede accoglienza e tutela dei richiedenti,titolari di protezione internazionale e altri soggetti vulnerabili. Nel Comune di Mendicino dal 2014 il Centro Solidarietà Il Delfino Soc.Coop.Soc. Onlus e l’ente gestore del progetto SPRAR(Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati),a favore di minori stranieri non accompagnati. Il progetto dal 2020 è denominato SAI MSNA(Minori stranieri non accompagnati). Da settembre 2018 il Centro Solidarietà Il Delfino è ente gestore anche del progetto SAI ORDINARI (Sistema accoglienza Integrazione). Ente titolare è il Comune di Mendicino, Ente promotore è il Ministero dell’Interno del Servizio Centrale SAI.
Dai documenti acquisiti, dall’osservazione dell’Albo Pretorio dal 2023 ad oggi è evidente che, nonostante i regolari trasferimenti da parte del Ministero dell’Interno al Comune di Mendicino le erogazioni dei pagamenti dovuti al Centro Solidarietà Il Delfino, Ente gestore dei progetti SAI MSNA e SAI ORDINARI, sono irregolari e le cifre dovute e non erogate ammontano a circa mezzo milione di euro.
Si evidenzia una scorretta gestione delle somme a specifica destinazione e la conseguente mancata applicazione delle norme vigenti.
Non si può non riconoscere che si persevera in una gestione economico/finanziaria pessima e poco accorta, in questo caso,purtroppo, a danno dei più deboli, di soggetti svantaggiati e vulnerabili.
Lettera firmata