Lettere a Iacchite’: “Mottafollone resiste: tutti con il nostro sindaco”

Ciao Mottafollone…anzi… Ciao caro Mottafollone… sono una semplice cittadina, che parla forse non a nome di tutti purtroppo, ma sicuramente a nome di tanti.

Siamo un piccolo paesino di mille anime, anziani per lo più…pochi giovani ormai resistono qui. Nessuno gliene fa una colpa, anzi come biasimarli per aver fatto tale scelta?

Li capisco, e non li giudico. Qui è davvero dura, per tanti aspetti, resistere!

Fatto sta… che c’è una piccola parte che ancora resiste e lo fa con gioia. Nonostante tutto 365 giorni all’anno con un sorriso sulla bocca da fare invidia!

Ebbene, è cosi, può sembrar strano ma da questa premessa mi voglio collegare a ciò che ho da dire. Siamo spaventati e impauriti tutti.

Per noi, per i nostri genitori, per i nostri nonni e perché no a tratti penso per la comunità tutta. Dico a tratti, perché come spesso mi ripeto è una pandemia non un incantesimo!

Ieri 15 aprile ci siamo svegliati in una giornata abbastanza calda e sembrava una giornata qualsiasi, una comune giornata di queste appena quaranta passate cosi, a casa!

Ed invece no… la mattinata si apre con la prima fake news fresca fresca e pronta ad allarmare i cittadini, per lo più i cittadini social… per gli anziani e i no social ci hanno pensato tranquillamente le voci di corridoio. Perché siamo chiusi in casa e non abbiamo contatti ma in questa realtà mottafollonese i muri hanno le orecchie e le finestre gli occhi.

E tutto si sa, soprattutto le cose meno belle… quelle scorrono veloci di casa in casa magicamente! Senza dilungarmi troppo, ecco… Vi parafraso i titoli di coda…”Dichiarate zona rossa: Torano Castello e Mottafollone entrambe in provincia di Cosenza… in arrivo pattuglie dell’esercito”,

Ecco, ci siamo svegliati cosi… con una foto che riportava la frase qui sopracitata, che ha fatto in poche ore un viaggio rapido e sorprendente. Su ogni gruppo WhatsApp e privatamente arrivava a tutti velocemente la notizia che nella notte ci avevano blindato.

Caspita, che rapidità… non si ha il tempo di capire di leggere e farsi un’idea che magicamente… boom ti ritrovi chiuso, più di quanto lo siamo già.

Perché tutto questo? Non abbiamo già abbastanza paura? Non viviamo già troppo in uno stato di ansia?

Ma andiamo per ordine: scoppia il caso di Villa Torano e giustamente preoccupati ed ignari della gravità della situazione ci atteniamo a quello che leggiamo e sentiamo dai tg. Ovvio, sappiamo e siamo a conoscenza che la RSA di Mottafollone ha un legame con questa vicenda, ma dato che non c’è mai abbastanza chiarezza su nulla abbiamo vissuto la vicenda spaventati ed increduli di fronte alle mille incongruenze avvenute su questa situazione.

A nome dei cittadini, vorremmo sicuramente, pretendiamo direi prima di tutto chiarezza sui tamponi, vista la confusione che è stata creata in merito alla vicenda. Non si sa ancora con precisione chi è positivo, chi negativo, come sia accaduto tutto questo, nonostante le ordinanze e le restrizioni da più di un mese. Però parlano già di immediato trasferimento di pazienti nella nostra struttura!

Noi non chiediamo molto, vorremmo che si seguissero i protocolli, le ordinanze emesse dal nostro comune, che si valutasse bene tuto prima di un eventuale trasferimento. Tutto questo è chiedere troppo?

A noi risulta che il dg del dipartimento della Salute ha già autorizzato il trasferimento. Il tg ieri sera l’abbiamo ascoltato tutti, e per bene. Il tutto passa come concessione gratuita a costo zero, e le strutture intanto non perdono il budget.

Senza però contare i rischi nel fare questo trasferimento con possibili infetti. E poi ora come ora con i tamponi da rifare non si è ancora del tutto sicuri su chi sia negativo o positivo in questa (strana) faccenda!!! Cosa ne sappiamo realmente di cosa ci sia dietro davvero?

Però ieri di fronte ad una fake news ci siamo rivoltati contro… il Comune, l amministrazione e perché no contro noi stessi, gli uni contro gli altri, usando a nostra volta i social in malo modo Facendo la guerra: tutti, uomini di legge, virologi, esperti in materia, RIVOLTOSI e pronti a scendere in campo direttamente comodi e seduti su un divano colpendo da una tastiera di un computer!

Quanti colpi abbiamo ancora per sparare contro noi stessi? Gridare al lupo al lupo mentendo… perché il lupo ancora non l’abbiamo nemmeno visto!!!

Eppure siamo mille anime, e come spesso ci definiscono… 4 case e un forno! Concentriamoci su quello che al momento sappiamo, ovvero che l’operatore, interno della RSA di Torano, ha effettuato i tamponi con lo stesso paio di guanti e che questa scoperta ha portato a tale decisone: ripetere i test!

Facciamoci domande tipo: perché l’Asp di Cosenza non ha inviato da subito un operatore specializzato ad effettuare i tamponi, lasciando questo compito in mano ad un dipendente di Villa Torano? C’è dietro lo zampino dei proprietari della Rsa? Da quanto stiamo leggendo sembra proprio di sì. Ecco, Mottafollone rifletta su questo…

Siamo solidali, e non combattenti, contro chi sta già facendo tanto, il possibile, tutto quel che può fare per salvaguardarci … ovvero la nostra amministrazione ed il nostro sindaco, sceso da stamattina in prima linea bloccando la strada per metterci la faccia come sempre, e perché no la forza che serve a farsi sentire in queste occasioni. Strane vicende che ancora non vedono chiarezza nemmeno cercando d’inventare soluzioni e spiegazioni.

Caro, Mottafollone… Siamo fieri oggi e privi di ogni cattiveria, invidia e furbizia per quello che il nostro sindaco ha fatto finora, e dell’immagine che sta dando per noi da stamattina.

Cordiali saluti, Mottafollone, ti abbraccio cosi!

Lettera firmata