Comprare a 0, vendere a non meno di 10 milioni. È stata questa l’avventura di Saladini a Reggio Calabria. Un freddo comunicato sanciva la fine del suo mandato prima della mazzata della Covisoc dell’esclusione dalla Serie B e del nuovo freddissimo comunicato nel quale continuava a prendere in giro la tifoseria millantando non si capisce quali appoggi, visto che è stato scaricato non solo dal “palazzo” della Figc attraverso le dichiarazioni di Gravina, Abodi e Balata e persino dalla politica. Meno di 12 mesi per andare a fondo.
Un anno per speculare, si dice così nel mondo finanziario, approfittare di una legge di stato fatta per per salvare le aziende in crisi, e cioè l’abbattimento dei debiti. Ma nel calcio questa legge non può esistere perché cozza contro le leggi della Figc. Avrei capito un presidente che si scontrasse con il mondo intero pur di proseguire e andare avanti costruendo una società sempre più forte, ma non uno che specula come i barotti in Piemonte o chi fa trading online.
Mi auguro che questa faccia sparisca da Reggio Calabria anche se in molti lo ringraziano per aver evitato il fallimento. Cosa però che difficilmente eviterà adesso.
Ricordo che a Catania in Serie D quest’anno c’erano 25 mila spettatori a partita. Non è la categoria che conta, ma il progetto che vede la maglia l’unica ragione di Vita, non il business, non gli interessi personali…. Basta avventurieri e imbroglioni!
Lettera firmata