Lettere a Iacchite’: “Reggio, l’irresistibile ascesa della dottoressa Elvira Costantino”

Regione Calabria. L’irresistibile ascesa della Dott.ssa Elvira Costantino.
Vogliamo continuare la vostra sgradevole carrellata nei confronti di questi mangia a sbafo di dirigenti della Regione Calabria, che si arricchiscono facendo il nulla assoluto alle spalle dei poveri calabresi ridotti allo stremo per via delle inefficienze di costoro che sono i nuovi paperoni e padroni della nostra povera Regione.
Sapete chi è la dott.ssa Elvira Costantino? La signora rientra nella categoria di quei “poveri” dirigenti che percepiscono circa 150 mila euro annui (è di questi giorni un mega premio liquidato da giusta determina, che abilmente abbassa le valutazioni dei dipendenti/collaboratori per poter avere premi economici maggiori). Figlia del primario dell’ospedale di Reggio Calabria, nonché ex Direttore Generale del Gom, nonché consigliere comunale di Reggio Calabria, nonché candidato al Parlamento con la sinistra, legato mani e piedi ai poteri forti…
Il paparino le fa vincere il concorso con Loiero, poi perfezionato da Scopelliti, ma fa il suo capolavoro perché riesce a piazzare in ruoli apicali entrambe le figlie.
Infatti, una alla Regione Calabria, la dott.ssa Elvira, e l’altra all’Asp di Reggio Calabria come direttore generale dell’unità operativa farmaceutica la Dott.ssa Domenica, totale incarichi 340 mila euro annui.
Quindi ormai è chiaro a tutti noi: per poter avere incarichi apicali alla Regione Calabria devi essere, figlio o parente/affine o meglio ancora amante di qualcuno inserito nel modo oscuro che gestisce tutto.
Ma tornando alla dirigente Elvira Costantino, c’è da dire che è famosa soprattutto per le sue innumerevoli passeggiate nei corridori della Cittadella, per le sue lunghe pause caffè, ma soprattutto per le sue continue assenze da Catanzaro, giustificate dalle missioni alla sede di Reggio Calabria, così da non dover viaggiare, dove dimostra caparbietà nell’acquisire buoni pasto perché altrimenti non arriva a fine mese.
Ma la dott.ssa assurge alla ribalta delle cronache poiché, come da abitudine familiare, riesce a piazzare in una posizione di vertice un suo caro, molto “caro amico” il nuovo direttore generale dell’Arpacal, il dottore Iannone. Infatti, la Costantino è la responsabile della selezione per la scelta del Direttore Generale dell’ente strumentale della Regione Calabria, dove la prima selezione non produce figure degne dell’incarico e quindi permetterà la nomina di un Commissario che casualmente è il dott.Iannone.
Ma il capolavoro e quello di riuscire a fare una seconda selezione. Aspettare che lo Iannone maturi l’esperienza richieste dal bando, ed infine proporlo come Dirigente Generale. Ma chissà perché di questa selezione non si sa nulla, esiste un bando ma non c’è traccia della graduatoria.
L’unica cosa che siamo riusciti a sapere è che un consigliere regionale di opposizione ha fatto un esposto alla Procura di Catanzaro e si aspettano a giorni le risultanze.
Ma la dott.ssa Costantino si fa forte perché fa parte della scuderia del vostro amico – si fa per dire… – Ciccio bummino Cannizzaro .
E la dirigente, in maniera silenziosa, ne fa ancora un’altra. Produce una delibera shock a favore dei balneari calabresi, fregandosene delle disposizioni comunitarie (Direttiva Bolkestein) procurando così un danno erariale enorme per la Regione, perché se Ciccio Cannizzaro chiama bisogna rispondere altrimenti i premi non arrivano.
Ma stavolta gli va male perché il nuovo assessore Calabrese nota qualcosa di strano nelle concessioni balneari (eufemismo) fatte dalla dirigente e la mette alla porta, incarico revocato, a Reggio non deve più andare, la sede di lavoro è Catanzaro. Ma Ciccio Cannizzaro comanda e la Dottoressa è ancora lì nella sede di Reggio Calabria a gustarsi il suo caffè, sfoggiando i vestitini firmati a maturare il buono pasto.
Tristezza assoluta ma per potersi permettere (prima di essere assunta alla Regione Calabria, era una semplice dipendente della Procura di Reggio Calabria) una casa a Reggio Calabria, una casa al mare ed un’altra in montagna, una casa al centro di Milano, macchine di lusso e una barca, bisogna lavorare per la Regione Calabria o forse anche per altri. Viva la Calabria.
Lettera firmata