Lettere a Iacchite’: “Rende, il nuovo patto tra Ariosto Artese e il signor Codis”

Marcello Manna e Annamaria Artese, sindaco e assessore

Non riuscivamo a capire perché per oltre un mese notavamo la presenza costante del signor Cauteruccio alias Istituto di Vigilanza Codis insieme al suo compare Ariosto Artese (che tutti conoscete bene) davanti al fatidico Quinto Café sede di appuntamento per poi entrare all’interno del Comune di Rende, la patria della corruzione. Cosa bolle in pentola? Ecco finalmente scoperto l’altarino. Era dai tempi degli affidamenti diretti sotto soglia dei fatali 40.000 euro del famigerato Parco Acquatico che non si vedevano i due signori nei pressi del Comune ma nelle ultime settimane il signor Cauteruccio alias Istituto di Vigilanza Codis entrava e usciva giornalmente dalla sede comunale.

Il Comune di Rende, con una gara ovviamente pilotata, bandisce un appalto per servizi di vigilanza alle strutture comunali con procedura alquanto anomala perché inserisce solo il criterio dell’offerta economica più bassa. Non ci vuole uno scienziato per capire che era da affidare al signor Cauteruccio, ovviamente in tandem con Ariosto Artese.

Il Comune di Marcello Mazzetta controlla praticamente tutte le offerte pervenute, informando il diretto interessato, che guarda caso offre per ultimo il ribasso migliore rispetto a tutti gli altri concorrenti, ma con il 53% rispetto al prezzo di partenza. Ecco come si vince un appalto nel Comune più mafioso d’Italia.

Lettera firmata