Lettere a Iacchite’. “Rogliano. Incompetenza e scarsa umanità al Centro Dialisi”

Egregio Direttore,

dopo aver letto la lettera del signor Francesco Pezzulli, ho deciso di raccontare anche io la mia esperienza al Centro Dialisi di Rogliano. Preferisco restare anonimo perché ho paura di subire ritorsioni visto che sono in cura, ma ritengo doveroso confermare quanto descritto dal signor Pezzulli: il livello di scarsa professionalità e la totale mancanza di umanità nel seguire i pazienti sono problemi reali e gravi nel Centro Dialisi di Rogliano.

Il Centro, ricordo, è stato aperto nel 2010, un luogo che all’inizio prometteva di essere un punto di riferimento per i pazienti della zona. Tuttavia, dopo dieci anni, è stato chiuso per motivi di ristrutturazione e ammodernamento. Tutti noi pazienti ci aspettavamo un miglioramento radicale delle condizioni, sia dal punto di vista strutturale che organizzativo. Dopo una lunga attesa, durata tre anni, il centro ha riaperto meno di due anni fa, presentandosi con una struttura rinnovata e moderna. Purtroppo, però, l’apparenza inganna: nonostante l’aspetto esteriore, la gestione e l’attenzione verso i pazienti sono rimaste profondamente carenti. La mia esperienza personale è stata segnata dalla stessa indifferenza e dalla mancanza di professionalità già denunciate dal signor Pezzulli. In più occasioni, ho avuto la sensazione di essere un numero più che una persona.

Le problematiche sanitarie che ho affrontato, così come quelle di altri pazienti, sono state ignorate o trattate con superficialità. Qualsiasi segnalazione o richiesta di attenzione veniva accolta con freddezza o addirittura fastidio. Un esempio emblematico è il mancato controllo delle ferite da dialisi, un problema che ho vissuto sulla mia pelle. Nonostante i ripetuti solleciti, il personale sembrava del tutto disinteressato al mio stato di salute. In un contesto delicato come quello della dialisi, dove la minima trascuratezza può avere conseguenze gravissime, questa leggerezza è inaccettabile.

Ma quello che più mi ha colpito è stata la totale mancanza di umanità: nessuna parola di conforto, nessun gesto che potesse farci sentire accolti o al sicuro. La sofferenza dei pazienti sembra non toccare minimamente chi dovrebbe prendersene cura. Questa è una ferita ancora più grande di quella fisica. La struttura, per quanto nuova, risulta inefficiente proprio a causa della gestione del personale. Non serve avere macchinari all’avanguardia se manca la competenza e la dedizione di chi li utilizza. Come ha scritto il signor Pezzulli, il Centro Dialisi di Rogliano, per come viene gestito, rappresenta un rischio per la salute di chi lo frequenta. Voglio unirmi al suo appello: è necessario intervenire per garantire che questi episodi non si ripetano. La vita dei pazienti non può essere messa in pericolo per colpa di negligenza e indifferenza. Spero che queste testimonianze possano servire a far emergere una situazione inaccettabile e portare al cambiamento necessario per proteggere la salute e la dignità di chi, come noi, è costretto a combattere ogni giorno con una condizione già difficile.

Lettera firmata