Lettere a Iacchite’: “Scalea, stanno buttando via la loro unica ricchezza”

Mi chiamo Guido Amato e nel 2004 ho avuto l’infelice idea di comprare 2 case a Scalea per me e i miei figli, un posto dove trascorrere l’estate e da quando sono in pensione anche alcuni altri mesi.
Sono pentitissimo perché confermo quanto letto nell’articolo da voi pubblicato (http://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-turismo-boom-qui-scalea-presenze-molto-inferiori-agli-anni-passati-e-turisti-indignati-grazie-jole/) relativo a Scalea.
L’acqua del mare è sporca ed indecente. Mai vista una imbarcazione della Guardia costiera. In alcune zone manca totalmente l’acqua (e per fortuna che c’è il Covid e che ci si dovrebbe lavare di continuo).

L’acqua ai non residenti costa quasi 3 volte quanto pagato dai residenti e ciò vale anche per l’immondizia, il depuratore, etc..
Inoltre sulle seconde case occorre pagare l’Imu e quest’anno aspettiamo dicembre per sapere se aumenta. La corrente la paghi di più perché seconda casa.
A fronte di tutti questi balzelli il mare fa schifo, mancano tutti i servizi, i lavori iniziano sempre d’estate e poi regolarmente vengono interrotti.
Se ti lamenti con qualcuno del posto la classica risposta è “se ti sta bene è così o te ne vai”.
Andando avanti di questo passo Scalea nei prossimi anni avrà seri problemi.
Non si rendono conto che stanno buttando a mare la loro unica ricchezza.
Le nuove generazioni non potranno più pagare tutti questi balzelli a fronte di nessun servizio.
Mi spiace proprio, ma i primi a reagire dovrebbero essere gli Scaleoti. Purtroppo non è così…