Lettere a Iacchite’: “Soverato, il monopolio delle politiche sociali della cooperativa Innotec protetta da Alecci”

Buongiorno,

siete a conoscenza del caso delle politiche sociali del Comune di Soverato? Sull’albo pretorio ci sono pagamenti di fatture a cooperative sociali con importi non indifferenti. anzi a una sola cooperativa: la INNOTEC. Non mi pare ci siano stati bandi di gara che la individuassero. E allora come è stata individuata da tanti anni?

Io so che dal 2016 questa cooperativa gestisce il Pon inclusione avviso 3/2016 per circa due milioni di euro di importo. Non c’è stato nessun bando e nessuna gara e la Innotec, oggi, gestisce praticamente tutto il settore delle politiche sociali di Soverato.

La difesa di Alecci, notoriamente “padrone” del Comune anche se fisicamente è consigliere regionale, è che tale progetto sarebbe stato fatto in co-progettazione tra Comune e cooperativa Innotec. Inoltre, la convenzione originaria stipulata con il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali per la gestione del Pon inclusione ha subito tre addendum…. questi addendum sono stati approvati dal Minstero?

Attualmente è in corso una gara d’appalto, sempre in quel settore per ciò che riguarda il fondo povertà (regionale). Scommettiamo che questo bando lo vincerà la cooperativa Innotec? Già nel 2021 fu indetto tale bando e fu poi revocato dal Comune di Soverato. In quel caso la Innotec arrivò seconda…. Tutte le fatture che vengono pagate a questa cooperativa possono essere trovate sull’albo pretorio, non sto rivelando nessun “segreto di stato”…
E ancora: come sono stati individuati i professionisti con partita Iva che lavorano per 20.000 euro (sempre fonte albo pretorio) Dott. Zito e dott. Girillo e a seguire la dott.ssa Caminiti?

Aggiungo un’altra notizia. Nella cooperativa Innotec che gestisce i servizi sociali al Comune di Soverato, Alecci ha fatto assumere un suo fedelissimo, Valerio Geracitano, soveratese “immolatosi” per Alecci accettando una candidatura di servizio tra le file del Pd alle ultime elezioni comunali nella città di Catanzaro, prendendo infatti zero voti ma “pagando” il suo debito di riconoscenza al “capo” della politica soveratese.

Lettera firmata