Buongiorno redazione di Iacchite’,
sono un vostro lettore e volevo denunciare una tra le tante incredibili irregolarità che avvengono nel comune di Soverato. In particolare sono rimasto parecchio di stucco nel notare che mentre in tutta Italia il settore delle discoteche è totalmente fermo in attesa di una data ufficiale di apertura, a Soverato le discoteche sono già aperte da
settimane come se niente fosse.
Già l’estate scorsa Soverato è stata oggetto delle cronache nazionali per la tristemente famosa settimana di Ferragosto, in cui un giovane è risultato positivo al Covid dopo essere stato in due locali che non rispettavano nessuna misura anticontagio imposta dall’ordinanza, mandando letteralmente nel panico un’intera Regione.
Quest’anno ci sono già le avvisaglie di qualche altra sorpresa visto che ognuno fa un po’ come gli pare, alla luce del sole, senza il benché minimo controllo da parte di chi ha il compito di vigilare.
Le immagini del video sono prese da Instagram (https://www.4shared.com/video/JJ4DtRYhiq/Sab_26_Giu.html), pubblicate tranquillamente dai clienti che sabato erano tutti ammassati in un noto locale di Soverato, come se fosse un sabato di agosto di due anni fa.
Disgustato da menefreghismo, superficialità e ingordigia dei gestori, e
soprattutto dalla totale assenza delle autorità competenti, e considerando che è da tre settimane che la situazione perdura e va sempre a peggiorare, ho pensato di far montare un video con l’accortezza di oscurare tutti i volti riconoscibili.
Ho anche scritto un breve articolo, ma qualora vogliate pubblicare solo
il video sentitevi pure liberi di utilizzarlo come meglio credete.
Spero che sia di vostro gradimento.
Grazie per il vostro lavoro quotidiano libero e indipendente.
Vi stimo tantissimo.
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Soverato, test nazionale per le discoteche o prove tecniche di epidemia
colposa?
E’ ormai un dato di fatto che la variante Delta abbia fatto ripiombare nella paura diversi Paesi in Europa e nel mondo, e anche in Italia si sono registrati i primi casi. Sarà forse questo il motivo per cui ancora il Governo sta tergiversando dall’esprimersi sulla data in cui i locali da ballo potranno finalmente riaprire? Evidentemente la preoccupazione
di un ritorno alle restrizioni è tanta e non si può rischiare nuovamente il blocco totale di un’intera Nazione.
Tuttavia pare che in linea di massima la soluzione si sia comunque trovata e il Cts non ha dubbi: limitando numericamente al 50% gli ingressi già consentiti a norma di legge, secondo collaudo, e limitando l’accesso ai soli possessori di green card, anche il settore delle discoteche potrà tornare a lavorare.
Nel frattempo si sta tanto parlando anche di serate test per sperimentare a livello nazionale la sicurezza dei protocolli per gli eventi danzanti.
C’erano le location: Gallipoli, Milano, addirittura ad un certo punto è spuntato pure fuori il nome di Catanzaro! C’erano le date, i volontari, l’intenzione anche politica, ma alla fine ogni idea si è conclusa con un nulla di fatto.
Ci sono però piccoli Paesi ubicati all’interno dell’Italia, ma con una legge propria, come per esempio la Repubblica di San Marino, che l’esperimento alla fine l’hanno comunque portato a termine.
Stesso discorso vale anche per Soverato, piccolo paese in Calabria evidentemente con un proprio ordinamento giuridico, dove a giudicare dai video che circolano in rete (https://www.4shared.com/video/JJ4DtRYhiq/Sab_26_Giu.html) sembra che sabato notte ci sia stato un evento test con circa duemila volontari. Ma a differenza di San Marino a Soverato ci si è spinti un po’ più in là perché, se di esperimento si tratta, meglio farlo bene portandolo all’estremo.
E allora ingresso libero anche per i non vaccinati e capienza non ridotta, ma incrementata…
Staremo a vedere nelle prossime settimane i risultati di questo test, tanto a rilevare l’entità di eventuali incrementi dei contagi con screening di massa, in tende attrezzate in emergenza a spese di tutti, ci siamo sempre. Ferragosto 2020 docet.
Battute a parte, l’interrogativo rimane sempre lo stesso: perché in Italia, e specialmente in Calabria, si devono per forza aspettare le tragedie prima di intervenire?
Saverio Gregoraci