Lettere a Iacchite’: “Spezzano Sila, giù le mani dal Palazzo Giudicessa”

IL PALAZZO GIUDICESSA

Il Palazzo Giudicessa è il più importante palazzo storico della Presila avendovi soggiornato San Francesco di Paola ai tempi della costruzione del convento di  Spezzano della Sila.

Di proprietà di nobili che si sono succeduti nel tempo, il palazzo da circa 22 anni è  stato acquistato da una coppia che lo ha abitato almeno dieci anni.

Nell’anno 2018, l’amministrazione comunale vuole acquistare il Palazzo per valorizzare il borgo di Spezzano in virtù di un avviso pubblico Regione Calabria  (DDG n.6918 del 29.06.2018).

Convoca pertanto i due proprietari, acquisisce copia dell’atto pubblico, ed in relazione alla propria quota (seminterrato,  piano terra e primo piano) offre a ciascuno dei proprietari una somma irrisoria, adducendo che il Palazzo pur di importanza storica, necessita di interventi strutturali.

Ebbene, uno dei proprietari decide di vendere la sua quota, l’altro invece, consapevole della importanza storica della sua parte, rifiuta qualsiasi offerta.

Il sindaco  pur di ottenerlo a tutti i costi, e con  la complicità del segretario comunale, approfittando di un errore materiale contenuto sul rogito notarile originario e della presenza di una unica planimetria raffigurante  l’intero immobile intestato al notaio che precedentemente ne era stato  proprietario,  sottoscrive un atto preliminare di acquisto  dell’intero immobile con il consenso di un solo proprietario.

In breve, acquista l’intero Palazzo Giudicessa con il consenso e la firma di un solo proprietario, senza che l’altro ne sapesse nulla…”tanto l’altro non se ne accorge”.

Ebbene ha un’altra idea. Deve ottenere il finanziamento da parte della Regione Calabria, e quale la soluzione migliore se non quella di  coinvolgere dei tecnici esterni all’amministrazione per la redazione delle schede tecniche?

Si consulta con il segretario del suo partito, che tira i fili della illegalità da anni, e autorizzano i tecnici esterni  -con la promessa che  otterranno  l’incarico  nella progettazione e direzione dei lavori appena la regione invierà il finanziamento- ad effettuare sopralluoghi, misurazioni e foto all’esterno e all’interno di tutto il palazzo.

Ebbene, ad accompagnare sui luoghi, e quindi anche nell’immobile del proprietario dissenziente, i tecnici prescelti, è “nuvoletta”(ci sono foto che lo immortalano).

Chi meglio di lui può impartire ordini e dare indicazioni!!!!?

Le schede vengono inviate alla Regione Calabria, che ignara  che un proprietario non ha sottoscritto la vendita della sua quota,  approva il progetto e lo finanzia. Ma non finisce qui.

Impone, al dirigente di settore, sia la sottoscrizione dell’ atto definito di compravendita sottoscritto in data 21.01.2021, sia l’impegno di spesa per euro 45 mila da versare al proprietario  somma prelevata dalle casse del comune.

La somma di euro 45 mila che dovrà intascare un proprietario (determina n. 660 del 16.09.21) potrà  e deve essere bloccata!

Chissà se l’ufficio finanziario se ne è accorto o no,  è anch’esso, appeso ai fili… E gli altri amministratori?… Fanno finta di non sapere!

Che dire invece dell’assessore al  turismo che millanta l’ acquisto dell’intero palazzo?

Sul profilo facebook Assessorato al turismo del Comune di Spezzano della Sila del 18.04.2021 si legge: “Palazzi storici di Spezzano, necessario un recupero per la rivitalizzazione  del Borgo: Si inizia  con il Palazzo Giudicessa”.  Roba da prenderla a calci nel sedere. Tanto al marito/segretario non gliene frega niente averla trascinata nell’illegalità. Non gliene frega niente che sua moglie è ricercatrice universitaria. Non gliene frega niente darla in pasto alla magistratura. Tutto è lecito (illecito)  in nome del partito!

L’assessore al turismo è consapevole che i proprietari sono due, ed è consapevole che uno di essi non  ha firmato nessun atto di trasferimento di proprietà all’Ente comune.

E’ consapevole che la Regione Calabria ha finanziato l’intervento su tutto il palazzo. Lei è presente ad un sopralluogo avvenuto in via San Marco n. 3 qualche mese fa. E’ stata informata da tecnici e avvocati  che l’immobile ha un altro proprietario; le è stata fornita una copia dell’atto di proprietà.

E’ così accecata dalla campagna elettorale, che dimentica che è un amministratore con vincoli di legalità e di lealtà;  ricorda invece costantemente di essere la moglie del segretario di partito che tira i fili della illegalità. Come giustificare ai cittadini l’imbroglio…ora non si può… è un punto programmatico delle elezioni politiche prossime!

Facci vincere. Poi si vedrà.

Lettera firmata