Lettere a Iacchite’: “Terme Luigiane e Terme Sibarite: il delirio di onnipotenza dell’assessore dagli occhi di ghiaccio”

Caro direttore,

le mando ulteriori riflessioni sulla questione già ampiamente affrontata dal suo sito per fare luce su ciò che accade alle Terme Luigiane, tema molto di moda o di “tendenza” come si dice adesso in questo particolare momento politico.

Spero che ancora una volta riterrà di pubblicare questo ulteriore sfogo per far capire al popolo calabrese e in particolare a quello della provincia di Cosenza quanto è grande l’arroganza e la prepotenza di qualche soggetto “campione di preferenze” di tutti i tempi alle recenti elezioni regionali dello scorso ottobre 2021 con oltre ventimila voti: il gatto sornione dagli occhi di ghiaccio (come si dice per quelli del suo “stampo”…) assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo.

Così come ha già ribadito in diverse occasioni – questo signore è famoso anche perché, con decenza parlando, è vavusu di professione -, Gallo ha fatto intendere che le Terme Luigiane, così come quelle Sibarite, sono “cosa sua” e quindi deciderà lui quante persone assumere e chi mettere nel suo squallido libro paga. Del resto, lo avevano capito tutti qual era l’obiettivo della “mossa” di riaprire le Terme Luigiane con una inaugurazione farlocca che più farlocca non si può.

Alle Terme di Sibari, dopo aver nominato amministratore unico Giampaolo Iacobini, il suo addetto stampa (in passato anche alle dipendenze del vescovo massomafioso Bertolone, che è stato a Cassano prima di passare a Catanzaro), cambiando anche il regolamento perché il soggetto era senza requisiti, la società regionale è diventata il vero e proprio “braccio operativo” di Gallo. Questa società, che adesso ha preso in consegna anche le Terme Luigiane, soddisfa tutte le richieste di “assumificio” dell’assessore Gallo e si tratta di assunzioni senza bando pubblico, che sarebbe obbligatorio per le società pubbliche, ma non solo.

Affida anche numerosi incarichi legali, elargiti, tra gli altri, anche al padre (ebbene sì, anche Gallo ha un… padre!), tale avvocato Francesco Paolo Gallo, per non parlare dei lavori alle imprese amiche, grandi elettrici di Gallo e ampiamente rappresentate anche nella sua struttura regionale con i soldi delle Terme di Sibari. Imprese che non risultano iscritte da nessuna parte e che operano sfacciatamente “in nero”, visto che nessuno ha i coglioni di controllare e denunciare. Ma Gallo ha fatto anche di più: recentemente ha assunto consiglieri comunali di Cassano del gruppo di Forza Italia, rigorosamente senza avviso pubblico così come continua a far sguazzare gente di infimo profilo nella gestione alberghiera. Siamo al delirio di onnipotenza e lo stato deviato naturalmente si gira dall’altra parte.

Lettera firmata