Lettere a Iacchite’: “Tirocinanti, la risposta della Regione non fa chiarezza”

Dopo la prima lettera (pubblicata anche da Iacchite’), che ha portato ad una risposta ufficiale della Regione Calabria, la quale attende la definizione di un incontro con il Ministero per individuare soluzioni ai 1000 tirocini presso gli uffici giudiziari calabresi, chiediamo  se è possibile pubblicare una nuova lettera, concordata dal coordinamento dei tirocinanti.
 
Grazie nuovamente per la disponibilità
RIF. Bando della Regione Calabria per l’assegnazione di 1.000 borse lavoro per lavoratori da impiegare nel settore giustizia.
OGGETTO: avvio tavolo Ministero- Regione ed avvio tirocini formativi presso gli uffici giudiziari calabresi.
La presente fa riferimento al protocollo firmato tra la Regione Calabria, le Corti d’Appello e le Procure calabresi, annunciato in data 11 gennaio 2016, per l’assegnazione di 1.000 borse lavoro destinate al reclutamento di tirocinanti negli uffici giudiziari calabresi, che ha portato alla pubblicazione del relativo bando a marzo 2016.
Dopo un lungo iter amministrativo, si giungeva alla pubblicazione delle graduatorie definitive a settembre 2016. Da qui l’inizio di un vero e proprio calvario burocratico, che ha visto anche l’intervento del Ministero della Giustizia. Dal confronto con il Ministero sono emerse le linee guida cui la Regione dovrà attenersi per la stipula della convenzione con gli uffici giudiziari periferici, necessaria per l’avvio dei percorsi formativi.
Nonostante gli impegni pubblicamente assunti e dichiarati nulla ad oggi è avvenuto. In particolare il Presidente Mario Oliverio ed il Sottosegretario del Ministero della Giustizia Gennaro Migliore avevano espresso, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario a Reggio Calabria avvenuta in data 28/01/2017, l’intenzione di concludere la vicenda entro due settimane. Il termine di due settimane è tuttavia spirato senza che sia stato assunto alcun provvedimento.
In data 16 febbraio 2017, dopo ripetute manifestazioni e solleciti, con una nota pubblicata sul sito istituzionale della Regione Calabria, si dava atto che il Presidente Oliverio “ha incontrato, a Roma, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando al quale ha rappresentato l’urgenza di giungere, nel più breve tempo possibile, ad una soluzione del problema, nel rispetto dei mille candidati che sono in attesa di conoscere l’evoluzione del bando. Il Ministro, dal canto suo, raccogliendo la preoccupazione del presidente Oliverio, ha dato la propria disponibilità per un prossimo incontro, durante il quale i tecnici del Ministero della giustizia, degli uffici giudiziari regionali e del Dipartimento regionale “Lavoro” si adopereranno per individuare le soluzioni più immediate e nel rispetto degli obiettivi presenti nel bando”.
Considerato che la procedura amministrativa ristagna ormai dalla pubblicazione delle graduatorie risalente a 5 mesi fa, che il bando risale a quasi 1 anno fa e che il protocollo era stato annunciato ben 1 anno e 2 mesi fa, riteniamo improcrastinabile la definizione della convenzione e l’avvio del più ampio numero possibile di tirocini presso gli uffici giudiziari.
Tale intervento risulta essenziale non solo per garantire il corretto funzionamento degli uffici pubblici, ma anche e soprattutto per l’economia delle 1.000 famiglie che attendono da oltre un anno di accedere a queste risorse, in un momento di gravissima crisi occupazionale che la nostra Regione in particolare attraversa. A tal fine, si sollecita l’immediata definizione di una data (nel più breve tempo possibile) per avviare il tavolo delle trattative fra Ministero della Giustizia e Regione.
Si rimarca l’esigenza di garantire l’autorizzazione dell’avvio di tutti e 1.000 i tirocini previsti dal bando (al netto delle rinunce presentate da alcuni degli ammessi), anche allo scopo di non minare la legittimità del bando stesso, posto che l’intera operazione non graverà sulle casse dello Stato italiano, essendo i progetti completamente finanziati da fondi europei.
Nella denegata ipotesi in cui si ritenesse necessario autorizzare un numero inferiore a 1.000 percorsi formativi, si chiede di garantire, in modo chiaro e non equivoco, valide e tempestive soluzioni alternative per gli ammessi in graduatoria non rientranti nei posti disponibili presso gli uffici giudiziari calabresi, anche coinvolgendo ulteriori uffici assimilati della P.A.
È bene ribadire in codesta sede l’esigenza di scongiurare un ipotetico annullamento del bando vigente, onde non aggravare un procedimento che ormai non giunge al suo naturale epilogo da 1 anno e 2 mesi. In ogni caso, si chiede altresì la rapida diffusione di un comunicato ufficiale con il quale venga fatta chiarezza, una volta e per tutte, in merito alle intenzioni e alle tempistiche del Ministero.

Cosenza, 17 febbraio 2017.

Coordinamento dei 1.000 ammessi – Bando giustizia Calabria