Lettere a Iacchite’: “Unical e medici cubani: Carmencita e l’operazione Mojito”

Avantieri 2 gennaio 2023 abbiamo avuto una grandissima certezza di “inizio danno” con Carmen Argondizzo, alias la nostra popolare Carmencita.

Due giorni fa, infatti, la Sig.ra Carmencita ha “accolto” all’Unical i medici cubani in qualità di “coordinatrice” del corso intensivo di lingua italiana che gli stessi medici seguiranno presso il famigerato Centro Linguistico d’Ateneo (CLA).

Cosa ci trovate di strano?
Beh, per iniziare il danno, un “piccolissimo” dettaglio giuridico: la nostra popolare Carmencita è stata collocata in quiescenza per limiti di età come previsto dalla normativa vigente (70 anni per i professori ordinari nominati prima e dopo dell’entrata in vigore della Legge n. 230/2005).

In ogni caso, per i professori ordinari l’obbligo di cessazione per limiti di età previsto dalla normativa vigente nella Repubblica Italiana (di cui forse la Calabria non ne fa parte) è al termine dell’anno accademico nel quale si sono compiuti i 70 anni.

Si dà il caso che la Sig.ra Carmen Argondizzo ha compiuto i 70 anni nell’ottobre scorso, ossia prima del termine dell’anno accademico 2021-22 e che al 4 gennaio 2023 ci troviamo nell’anno accademico 2022-23.

“Piccolissimo” dettaglio giuridico: in osservanza all’obbligo di cessazione per raggiunti limiti di età, la Carmencita dell’Unical NON può più assumere il coordinamento di nessun progetto se non a casa sua o presso la sua osteria di San Nicola Arcella, NE’ può più restare saldamente ancorata alla sua poltrona di Presidente del CLA come ha, abusivamente, fatto per troppi anni con il beneplacito delle varie governance che si sono susseguite nel tempo.

Eppure, ancora una volta abbiamo assistito all’illegittima pratica del “tutto cambia perché nulla cambi” alla presenza, badate bene, istituzionale dei delegati del Rettore. Non si può negare che lei, la Carmencita dell’Unical, resti un punto saldo nel perpetrare danni che superano qualunque forma legale a discapito della comunità accademica e in barba alla tanto proclamata trasparenza della governance attuale.

Ci si domanda allora: a che titolo istituzionale coordina tale corso intensivo di lingua italiana?

Altro “piccolissimo” dettaglio: la Sig.ra Carmen Argondizzo è stata sempre incardinata nel settore scientifico disciplinare di Lingua e Traduzione Inglese e NON in quello di riferimento per la Lingua Italiana come seconda lingua o lingua straniera.

Ci si domanda allora: quali competenze ha in questo settore?
Beh, quelle di parlante nativa come qualunque italiano, ma con un linguaggio forbito, accademico e professionale (fate voi!), come si può evincere già dall’intervista rilasciata dalla nostra Carmencita (www.youtube.com/watch?v=wimM6MrXyes).

Modalità di comunicazione che farebbe rivoltare la Società Dante Alighieri, nonché l’Accademia della Crusca, ma che va benissimo per la Calabria e per i medici cubani, visto che “ci sarà tantissimo tutte le competenze linguistiche le abilità linguistiche verranno, verranno coinvolte”.

Stendiamo poi un velo pietoso sui contenuti pedagogici: “Quindi questa volta ovviamente ci proiettiamo verso il linguaggio della medicina e ci baseremo su questo”. Vuoi vedere che, magari, intendeva insegnare loro come si prepara un mojito, visto il suo secondo lavoro da oste! Fiuu… l’hanno scampata bella i cubani!!

Ma che importa! L’importante è affidare il “sapere” alla vulcanica Carmencita, che ha rivendicato, abusivamente ed illegalmente, il suo ruolo e il suo territorio privato nella pubblica amministrazione: “ovviamente noi come Centro Linguistico” … noi plurale maiestatis come rappresentante sovrano del CLA anche al 4 gennaio 2023??

A noi, invece, non resta che consolarci con un buon mojito per questo “inizio danno” perpetrato dalla Sig.ra Carmen Argondizzo secondo i suoi personali principi di legalità e trasparenza e che le assicurano soldi e potere.

Salute a tutti noi!
Susanna Falbo