Gentile direttore,
Le scriviamo per rendere noto un comune problema che ci troviamo ad affrontare nelle nostre attività a Vibo Valentia.
Noi siamo tre piccoli imprenditori e siamo convinti che a Vibo Valentia le cose non si vogliano sistemare… Ci teniamo a precisare che il nostro livello imprenditoriale é di modeste dimensioni, non ci possiamo certo paragonare ai big di Confindustria che come saltato fuori da qualche inchiesta giudiziaria spesso inscenano teatrini con auto intimidazioni che finiscono sempre in querele contro ignoti, ma fidatevi di ignoti a Vibo Valentia non ce ne stanno, solo istrioni e teatranti.
Tornando a noi, siamo accomunati da un triste destino, quello di cercare di resistere alla sempre più aggressiva formazione criminale che attanaglia la nostra provincia. Chiamatela come volete, mafia. ‘ndrangheta, massoneria, sì a Vibo non ci facciamo mancare niente, solo il lavoro e i diritti. Ed è proprio per questo che succedono certe cose… In veritá il nostro comune problema è legato alle nostre giornaliere attività imprenditoriali. E da questo, un quesito che volevamo rivolgere alle autorità competenti: ci chiedevamo se fosse normale che la nostra corrispondenza, ci venga recapitata da persone di diretta provenienza ndranghetista, e quanto questo possa influenzare le nostre attività economiche…
La logistica è un settore molto delicato per le nostre attività, garanzie quali la privacy, sono di vitale importanza nel nostro giornaliero combattere con le mille problematiche che ogni attività imprenditoriale comporta, farsi fare i conti dalla criminalitá organizzata non può non portare a ripercussioni sull’intera attività economica. Ciò nonostante siamo costretti a subire e a fare buon viso a cattivo gioco, per evitare che le nostre attività o ancora peggio le nostre famiglie subiscano ripercussioni. Ma questo é normale?
Lettera firmata