Gentile Direttore,
le rubo del tempo per esternare la mia rabbia nei confronti dell’attuale amministrazione del Comune di Acquappesa.
Sono il proprietario di un appartamentino sito nel villaggio Santa Rosalia di Acquappesa, dove in tutto si contano circa 500 appartamenti che apportano un più che consistente gettito alle casse comunali. Inutile dire, giacché prevedibile da un’amministrazione del genere, che ogni tributo ed onere viene da loro vantato nella misura massima possibile e senza prevedere alcuna forma di agevolazione stabilita dalla Legge ma (ahimé) attuabile a discrezione dell’amministrazione locale.
Nonostante questa nostra notevole contribuzione alle finanze locali nostro malgrado non abbiamo potuto riscontrare da parte del Comune interventi attivi a consentirci di usufruire di quel che la natura ha dato e che (come me) ha spinto molte persone ad acquistare un appartamento nel loro territorio.
Ancor quando si ha la fortuna di poter avere un mare pulito siamo costretti a scontrarci in ulteriori attività lucrative perpetrate direttamente o indirettamente da parte del Comune in quanto gran parte delle spiagge sono state concesse a numerosi stabilimenti balneari mentre i parcheggi sono a pagamento, il che ci porta a doverci – è il caso di dirlo – “rivolgere ad altri lidi” situati in altri Comuni.
Quindi gli amministratori utilizzano i villeggianti per fare cassa, così come la maggior parte degli operatori economici con prezzi al di sopra della media. Dovrebbero pensare che la gente negli anni futuri non ritornerà se non noi proprietari di case che stante questa situazione non riusciamo a vendere.
L’ultima ciliegina su questa magnifica torta che mi ha esasperato tanto da rivolgermi a Lei è stata la circostanza che in relazione allo smaltimento dei rifiuti, dovendo rientrare in città giovedì e considerato che la fazione organica viene raccolta “porta a porta” il sabato, diligentemente, ho portato la spazzatura all’isola ecologica.
Lo spirito collaborativo ed il senso civico che mi aveva portato lì è stato tuttavia avversata quando mi sono sentito avanzare il rifiuto da parte degli operatori ecologici (e confermato dai funzionari comunali che ho contattato telefonicamente) a ricevere la frazione organica avvertendomi tra l’altro che se avessi provveduto a depositarla davanti la porta di casa mia unitamente all’altra spazzatura verrei sanzionato.
La domanda sorge spontanea: ma come si dovrebbe fare? Se di giovedì una persona parte e deve buttare la frazione organica (che verrà raccolta porta a porta il sabato successivo) come può provvedere al suo smaltimento se presso l’isola ecologica non viene accettata ed il suo deposito davanti casa viene sanzionato?
Vorrei conoscere i motivi di questa ulteriore decisione adottata.
Grazie per l’ospitalità del mio rammarico.
Lettera firmata