Lettere a Iacchite’: “Il primario del Pronto soccorso è arrogante e privo di sensibilità”

Se un Pronto soccorso non funziona la colpa è imputabile in primis al primario.
Un buon primario NON si chiude nella stanza, gira nel reparto, tra i lettini ed i degenti, interviene in prima persona in caso di necessità e il suo obiettivo principale dovrebbe essere salvaguardare la vita e la salute delle persone e non certo snellire i costi della sanità pubblica in spregio dei cittadini. Specialmente in un reparto di Pronto soccorso.

Al Pronto soccorso di Cosenza è stato nominato un illustre luminare di Parma, evidentemente denigrando a priori le capacità e i talenti presenti sul nostro territorio, il quale svolge le sue funzioni di medico come se fosse un contabile votato al risparmio, privo di qualsivoglia umanità e/o sensibilità e dotato di molta arroganza. Mi chiedo se l’illustre luminare quando ha prestato il giuramento di Ippocrate abbia compreso ciò che stava giurando o si è limitato a ripetere a pappagallo parole per lui vuote di senso.

Ovvio che poi l’intero reparto reagisce a cascata. A fronte di due o tre persone che ancora ricordano cosa voglia dire svolgere la professione di medico, gli altri si adeguano alle “linee guida comportamentali” del primario infischiandone che di fronte a loro si trovino essere umani.
Sarebbe interessante approfondire la statistica dei casi di malasanità al nosocomio cosentino.

Iolanda A. F. Cuomo