Lettere a Iacchite’: “Regione Calabria, Bando Giustizia: la graduatoria infinita”

Spett. le Iacchitè,

vi vorrei raccontare una storia tipicamente calabrese, che se non toccasse la vita di tanti poveri diavoli (scrivente compreso) sarebbe anche surreale, ma visto che incide su tanti poveri disoccupati, diventa ahimè tragica. La Regione Calabria, il 9 marzo 2016 ha emesso un bando in attuazione delle intese raggiunte tra la Regione Calabria e le Corti di Appello, le Procure Generali della Calabria e le istituzioni assimilate per la selezione di 1.000 lavoratori percettori in deroga o lavoratori disoccupati con pregressa esperienza formativa presso gli uffici giudiziari “per un percorso di qualifica in grado di offrire maggiori opportunità lavorative”.

Iniziativa lodevole, che creando comunque 1.000 nuovi precari,  permetteva di dare un piccolo stipendio di 500 € a persone bisognose. Ma malgrado le buone intenzioni, questo avviso inizia nel peggiore dei modi, in quanto (come hanno veicolato molte testate, compresa la vostra) mentre il ministero aveva dato dei limiti ben  precisi sul numero degli aspiranti precari, massimo 600 soggetti, i cervelloni della Regione strafottendosene altamente dei numeri comunicati, hanno pubblicato un bando per 1.000 soggetti (?!).

Ma tant’è, come ormai sappiamo  fin troppo bene seguire le regole non è una costumanza di questa giunta, salvo poi, quando gli esclusi hanno iniziato a protestare davanti la Regione, correre ai ripari facendo altre intese con i giudici di pace per cercare di collocare i rimanenti 400.

Fin qui (quasi) tutto bene, ora risolta la questione dei 400 “esodati”, entriamo nella parte squisitamente burocratica. Lo svolgimento “normale” di un avviso pubblico è più o meno codificato, si raccolgono le candidature, si controllano i requisiti, e poi si pubblica una prima graduatoria, se i candidati pensano che sia stato leso qualche loro diritto presentano ricorso, se viene ritenuto valido, si prende atto della valutazione errata e si rettifica la graduatoria provvisoria che così facendo diventa definitiva.

Insomma niente di eclatante, una procedura tutto sommato ordinaria e consolidata …. ma ovviamente essendo in Calabria ed avendo come assessori, capo dipartimento e responsabili dei settori degli emeriti imbecilli, ignoranti e incompetenti, questa normalità per noi equivale ad un’utopia!

Infatti nel nostro caso il 25 luglio 2016 viene pubblicata una graduatoria provvisoria con ”l’elenco degli ammessi” dopo gli adempimenti prima elencati, finalmente il 28 settembre 2016 esce la graduatoria definitiva (l’hanno scritto loro) degli ammessi, uno se la guarda, prende atto e pensa sia finita lì, invece no!

Il 24 ottobre 2016 viene pubblicata un’altra lista di nomi, denominata (sempre dai fenomeni del dipartimento 7 dell’assessorato al lavoro) “Ammessi graduatoria definitiva”, vabbò può capitare anche nelle migliori amministrazioni, avranno sbagliato qualcosa e l’avranno modificata in corso d’opera, ma stavolta ci siamo è quella definitiva, invece, come diciamo in Calabria, “gira, vota e firria” o “gira, vota e riminia”, quando tutto sembrava concluso, sempre quei fenomeni del 7° dipartimento con  Decreto n. 3721 del 06.04.2017 tirano fuori l’ennesima  “graduatoria definitiva” dei canditati ammessi!!!

E va bene siamo arrivati alla QUARTA GRADUATORIA  DEFINITIVA, ma ormai basta, avranno finito l’interminabile iter di valutazione, possiamo stare tranquilli …. e invece con il Decreto n. 4662 dell’ 8 maggio 2017, tirano fuori un’altra graduatoria definitiva ammessi!

A questo punto dopo ben 5 ”Graduatorie definitive” (il bando ormai sembra essere il remake della storia infinita), uno pensa che finalmente sia finita, chi c’è,  c’è …. Invece dopo solo 3 giorni ecco l’ennesimo colpo di scena, l’11 maggio 2017 pubblicano l’ennesima “Graduatoria DEFINITIVA dei candidati ammessi e disponibili”!!

A questo punto, essendoci anche le sedi di assegnazione forse, ma solo forse, perché mi sembra improbabile che i fenomeni non abbiano fatto l’ennesima cazzata, questa è veramente la graduatoria definitiva.

Quello che comunque e quantunque mi fa incazzare è che intanto per un bando neanche tanto complesso, ci abbiano impiegato ad esplicarlo più di un anno, che abbiano frustrato reiteratamente le legittime aspirazioni di tanti partecipanti, che ad ogni nuova graduatoria venivano presi reiteratamente per il culo, e infine “last but no least” per questo lavoro di merda, i dirigenti, come lo scorso anno, invece di essere presi a calci in culo e robuste timpulate, per poi essere mandati a zappare la terra (se mai ne fossero capaci), avranno un assegno anche piuttosto corposo, per i brillanti risultati raggiunti!!

Desolati saluti.

Lettera firmata