Lettere a Iacchite’: “Rende, il curioso caso dei buoni per la spesa di Natale”

Il Comune di Rende si preoccupa per i suoi cittadini meno abbienti, soprattutto nel periodo di Natale, dove il falso buonismo da moralisti cattolici, obbliga a fare qualcosa per gli ultimi. Il Comune ha previsto dei buoni per la spesa di Natale. Ma non per il 25 dicembre: è stato infatti pubblicato solo il 29 dicembre, per consentire ai poveri di imbandire una tavola decente. Ma non per i veri poveri, ma per quei “poveri” che hanno disponibilità continua di accesso al web e posseggono la casella di posta certificata (PEC), che tra l’altro ha un costo di canone annuo.

Il dubbio che mi viene è se il tutto è stato fatto veramente con lo scopo di aiutare i poveri, visto che il tempo tra la pubblicazione e la scadenza, escludendo i festivi, è stato di pochissimi giorni. Il cittadino, povero, avrebbe dovuto accorgersi della pubblicazione del bando, scaricarla la vigilia di Natale, stamparla e scannerizzarla il giorno di Capodanno e portarla al protocollo del Comune entro le ore 12 di oggi. In alternativa avrebbe potuto inviare tutto tramite email certificata (che ha un costo).

Io che ho tre figli e valore Isee di pochi euro non sono riuscito a farla, perché al Comune mi hanno detto che un minuto dopo le 12 la domanda sarebbe stata cestinata (alla faccia della solidarietà). Mi chiedo: quei poveretti anziani che nemmeno sanno accedere al web e abitano a Rende paese, o in altre contrade mal collegate, come hanno fatto ad accedere al bando ed a inviare le domande?

W il Natale solidale pieno di luci (quelle vicino al Comune non mancano) e solidarietà per un supermercato, piuttosto che per un altro.

Lettera firmata