Mi hanno molto amareggiato le conclusioni del pezzo di GdD sul referendum secondo cui il “SI” vince facile in Calabria.
Sembra che tanti calabresi siano senza cervello o servi di feudatari per destino ineluttabile. Non posso pensare questo.
Faccio parte del Comitato del No, quello che ha come presidente nazionale il Prof. Alessandro Pace e a cui aderiscono tanti costituzionalisti, magistrati, ex giudici della Corte Costituzionale, politologi, storici, filosofi, fisici, il compianto Dario Fo e finanche due preti (Don Ciotti e Don Alex Zanotelli) oltre a singoli cittadini, partiti politici, sindacati e tante associazioni in primis l’ Associazione Nazionale Partigiani d’ Italia.
Stiamo facendo la nostra campagna per il No ad una legge che, secondo noi, deforma la Costituzione nella sua seconda parte (Ordinamento della Repubblica) e mina seriamente anche la prima, quella dei diritti di libertà e dei diritti sociali, compreso il diritto al voto personale, eguale libero e segreto se considerata insieme alla legge elettorale cosi detta “Italicum”.
Lo facciamo con i nostri poveri mezzi se confrontati a quelli del “Si”.
Senza televisioni o giornali amici, senza contributi finanziari da poter promettere. Con autotassazione e raccolte per strada, manifesti, iniziative nelle piazze e nei teatri, nelle università ma con tanti e dico tanti giovani volontari che si spendono per la difesa della Costituzione.
Sono giovani calabresi, senza consorterie politiche dietro le spalle né sulla loro strada: vediamo che “l’esercito” cresce ogni giorno.
Noi abbiamo fiducia !
Giovanni Scarnati