Longobucco. Guai ai vinti: la paura del sindaco “Bambolina” fa novanta

GUAI AI VINTI
LA PAURA DEL SINDACO DI LONGOBUCCO FA 90

Accerchiato dal Comitato civico, dall’opposizione, da sindacati e movimenti; impotente su viabilità, scuola e sanità, il sindaco Pirillo ricorre alla difesa legale e alle querele.
Ed ecco, fresca fresca, la delibera n. 88 dello scorso 28 ottobre, ad oggetto “Conferimento incarico legale a difesa dell’immagine dell’ente”. “Premesso – si legge – che, di frequente, si verificano condotte da parte di terzi nei confronti dell’amministrazione comunale e dei suoi rappresentanti politici meritevoli di una valutazione, sia ai fini della rilevanza penale, sia di un’idonea azione a tutela dell’immagine del Comune… si ritiene opportuno adire le vie legali a tutela della reputazione, credibilità e quindi complessiva immagine del Comune”.

Ma soprattutto suscita sconcerto l’affermazione “Andando ad intaccare, potenzialmente, l’immagine del Comune ed ingenerando, conseguentemente, nella comunità, un quadro di dubbi e incertezze”. Cioè a dire, a Longobucco sono messi al bando dubbi e incertezze. Solo verità: quelle di Pirillo & C. Una situazione francamente paradossale.

In verità, già il 4 novembre, nell’occasione della celebrazione della Giornata dell’unità nazionale, il sindaco si era lanciato in una sconsiderata invettiva contro l’opposizione, movimenti e associazioni locali. Come un novello Brenno e incurante della festività nazionale, ai piedi del monumento ai caduti, ha ammonito: “Guai a chi si vuole sostituire all’Amministrazione! Guai a coloro che vogliono prendersi solo ed esclusivamente per un potere politico o amministrativo! Guai a queste persone. Spaccheranno e continueranno a spaccare il paese. Noi questo non lo concederemo a nessuno”.

A Longobucco si dice: “Unn’è male, ma è vizziu”. E infatti, già nell’ottobre del 2019 era stata approvata una delibera similare con oggetto “Autorizzazione al Sindaco ad attivare ogni azione necessaria per la tutela dell’immagine dell’Ente e l’onorabilità degli Amministratori fortemente lesi da attacchi ingiustificati sui social”.

In questi giorni, il sindaco e la segretaria comunale, una certa Barbara da Cariati, in particolare sono ossessionati dalle puntute note dell’Eco del Trionto, considerazioni anonime e diffuse settimanalmente sul web dal nom de plume Marco Bambolina. Per la cronaca si deve precisare che Bambolina è lo storico soprannome del sindaco Pirillo, sin dalla sua presenza nel Consiglio provinciale e nella Comunità montana. Bambolina: cioè inutile o al massimo “decorativo/a”. Un nome che è tutto un programma.