Sugli impianti di risalita di Lorica continua a ritmò impressionante il magna magna.
Le assunzioni, pilotate dalla “regina” della Sila per tenere buoni assessori e consiglieri comunali, crescono come funghi, nonostante non sia più tempo.
Dopo le assunzioni dei fratelli Lico, figli di Fedele, caposervizio e quelle che riguardano i figli di Frangella, caposervizio e responsabile dell’ufficio di Cosenza, unitamente all’assunzione del figlio di Giovanni Guzzo, caposervizio a Camigliatello, padre della consigliera comunale di San Giovanni in Fiore, Noemi, conosciuti come i comunisti con il culo degli altri, è la volta dell’assunzione dei figli di Costantino Fazzari, altro caposervizio.
La parentopoli messa in atto sugli impianti di Lorica doveva servire per far funzionare le piste. “Mi assumi mio figlio e noi facciamo sciare la gente”. Più o meno queste sarebbero state le richieste. Le assunzioni ci sono state ma gli impianti sono chiusi. Eppure c’erano i cannoni per “sparare” la neve artificiale e non l’hanno fatto (interesse per Lorica?) e le temperature erano di molti gradi sotto lo zero.
L’impianto di innevamento artificiale era stato realizzato per innevare gli ultimi 300 metri della pista rossa e il campo da sci. Entrambi sono rimasti senza neve.
Tantissime le proteste dei turisti che, viste le rigide temperature, speravano di sciare, come del resto si sta sciando in tutte le località appenniniche dove fanno un buon uso dei “cannoni”. Una situazione tragicomica.
Come fa a crescere il turismo in Sila con questi personaggi? E la politica tace!