L’ultimo regalo di Granieri ad Occhiuto e la ricostruzione del primo dei contenziosi con le ditte creditrici di Occhiuto che il Tribunale ha già liquidato intimando al Comune di pagare 8mila euro.
Gli sporchi giochi di Occhiuto e le squallide coperture della procura di Cosenza, che ha evitato per ben due volte tra aprile e maggio il fallimento di una delle società più importanti del cazzaro, l’ex MOA. L’ultima volta addirittura il 19 maggio, pochi giorni fa, nel silenzio complice di un giudice (Lento) parente di un (ex) poliziotto corrotto e di un altro moglie di un politico di destra che sostiene Occhiuto e del quale ci riserviamo (presto) di fare il nome.
Il Comune, come vedremo, non ha pagato il debito di Occhiuto che il Tribunale gli ha addossato. Nè tantomeno ha voluto aprire azioni di rivalsa nei confronti di Occhiuto.
L’ex sindaco potrebbe provvedere di tasca sua ma il problema è che non basterebbero certamente 8mila euro per accontentare la ditta che avanza anche quei soldi.
Ma entriamo nei meandri di questa storia di Eurostands Spa, legata a una delle aziende di Occhiuto, che è quasi l’emblema della truffaldineria del cazzaro.
E’ soprattutto la storia della società MOSTRE E SERVIZI DI INGEGNERIA SRL, già M.O.A. SRL (Mario Occhiuto Architetture srl), della quale l’uscente sindaco è stato Amministratore Unico fino al 2015, oggi interamente di proprietà del medesimo nucleo familiare, essendo la stessa in capo alla germana Annunziata Occhiuto.
Si occupa della prestazione di servizi di architettura, di urbanistica, di ingegneria e di progettazione e ha il suo quartier generale nel Palazzo Salfi del rione Paparelle nel centro storico. Una “residenza” della quale Occhiuto è sempre andato orgoglioso piazzandoci pure qualche opera e soprattutto Le Cucine di Palazzo Salfi, gestite dall’altra sorella di Occhiuto, Giuliana.
Beh, sapete tutti com’è andata a finire. Il MOA è stato strapignorato e quindi costretto a cambiare nome ma anche sotto la nuova dicitura la musica non è cambiata.
In particolare si evidenzia che la esposizione debitoria della società rimasta in capo alla famiglia Occhiuto ammonta complessivamente ad €. 538.428,79, così suddivisi:
– €. 455.129,34 dovute alla EUROSTANDS SPA;
– €. 60.689,80 dovute a DD TRIBE SRL;
– €. 22.609,65 dovute a VIAGGI PANDOSIA SNC.
La Eurostands SpA, come dicevamo, è anche tra le aziende che hanno chiamato in causa il Comune come terzo pagatore ed è la prima che ha avuto sentenza per riscuotere un credito di 8mila euro che Palazzo dei Bruzi ancora non ha pagato.
Eurostands ha lavorato per la MOA di Mario Occhiuto ai tempi dell’Expo universale di Shangai 2010, realizzando l’allestimento di uno stand definito “giardino italiano” con tutti i servizi connessi. Per una cifra di 77mila euro, come da contratto.

MOA cambia denominazione in Mostre e Servizi di Ingegneria srl e poi arriva l’istanza di fallimento il 10 luglio 2012.
A questo punto, il colpo di scena ovvero la sottoscrizione di una transazione.
L’accordo prevedeva:
il versamento di euro 8.710 con assegno circolare contestualmente alla sottoscrizione della transazione;
il saldo di euro 81.000 col rilascio di 30 effetti cambiari, ciascuno dell’importo di euro 2.700 scadenti mensilmente a partire dal 15 gennaio 2013.
L’assunzione dell’impegno di garante di Mostre e Servizi di Ingegneria Srl da parte dell’arch. Mario Occhiuto, con la sottoscrizione per avvallo di ogni singola cambiale.
Il deposito da parte di Eurostands SpA dell’atto di desistenza dal fallimento.
E’ finita che Occhiuto, tanto per cambiare, è rimasto debitore di oltre 60mila euro.
Per cui Eurostands ripropone l’istanza di fallimento e apre una separata azione esecutiva presso terzi davanti al Tribunale di Cosenza ai danni del fidegarante arch. Mario Occhiuto, la quale veniva definita con l’assegnazione della somma pari a 8.023 euro. Somma che tuttavia il terzo, Comune di Cosenza, ad oggi non ha corrisposto.
In forza dei crediti di cui sopra, le ditte creditrici hanno proposto autonomi ricorsi per dichiarazione di fallimento, riuniti in seno alla procedura pre-fallimentare azionata da DD Tribe srl e recante n. 269/2015 R.R.F., pendente innanzi al Tribunale di Cosenza – Sezione Fallimentare, con prossima udienza di comparizione parti fissata per il giorno 06 Ottobre 2016, ore 10:30.
Sbalordisce che, dalle informazioni assunte, le precedenti udienze del 07/04 e 19/05 u.s. siano state rinviate dal Giudice Delegato, sebbene la debitrice a fronte del deposito della sola procura alle liti conferita in favore dell’avv. Benedetto Carrateli:
– non si è costituita per resistere in giudizio;
– non ha depositato i bilanci relativi agli ultimi 3 anni di esercizio dell’impresa.
A questo punto, i malpensanti potrebbero ipotizzare che l’intenzione del Giudice Delegato sia stata quella di procrastinare il fallimento della Mostre e Servizi di Ingegneria srl successivamente alla prossima competizione elettorale,
Il tutto in barba alle ragioni creditorie ed a quanti credono nell’antico valore della giustizia e della verità .
In perfetto stile Buffone (Granieri) Kazzenger (Occhiuto).