Sono anni ormai che ci occupiamo della deriva del sistema dei trasporti calabrese e di quello cosentino in particolare. E da anni ormai continua l’irresistibile ascesa di un soggetto impresentabile e incompetente che ha come “curriculum” il fatto di essere nato e cresciuto sotto la fibbia del clan Lanzino e di essere parente diretto dei boss Di Puppo di Rende. Lui è Ernesto Ferraro, lo hanno messo addirittura a dirigere le Ferrovie della Calabria, ha già fatto fallire l’Amaco e adesso gli fanno presentare anche quello che rimane della Coppa Sila.
L’IRRESISTIBILE ASCESA DI ERNESTO FERRARO (https://www.iacchite.blog/calabria-massomafia-e-trasporti-lirresistibile-ascesa-di-ernesto-ferraro-dalla-scuola-guida-del-clan-ad-amaco-aci-e-ferrovie-della-calabria/)
Sì, quello che rimane. Il tracciato “storico” della Coppa Sila, quella che tutti i grandi piloti hanno sempre considerato l’università delle gare in salita, prevede la partenza da Acquacoperta (Spezzano Piccolo) e arrivo al valico di Montescuro, per un percorso di 12 chilometri.
Questa organizzata per il 25 agosto (come si può evincere dal RPG, regolamento particolare di gara, che è il documento ufficiale della gara) parte dal km. 3.700 della Strada Provinciale 256 e arriva al Km 13.200 della stessa strada. 9 kilometri e 500 metri…
Mancano 2.500 metri che significano meno ufficiali di percorso, meno spese, meno divertimento per pubblico e piloti…
2.500 metri in meno rispetto ad una gara di 12 km sono il 20% in meno, mica pizze e fichi… I precedenti organizzatori non si sono neanche azzardati a chiamarla Coppa Sila fermandosi a un onestissimo “Salita della Sila”, gli organizzatori di oggi – guidati dal pallone gonfiato Ferraro – invece non hanno esitato a continuare a infangare il nome della Coppa Sila… Per fortuna c’è ancora qualcuno che glielo ricorda. Vergognatevi, se potete… Ma tutti sanno che certa gente la vergogna non la conoscono.