“Ma quale San Patrizio, questo è il Ponte Dracula!”

“Zitto zitto, in una fredda domenica preinvernale, il Governo si riunisce per trovare i soldi che mancano al ponte. Si sono accorti che legge precedente aveva un buco miliardario. Così adesso il Governo ha trovato altri 3 miliardi; da dove li ha presi? Dalle infrastrutture per il Sud”.

Mentre infiamma la bagarre sul definanziamento dei fondi Fsc in Sicilia, che perde ancora risorse – 338 milioni di euro – che erano state assegnate per varie emergenze (bonifiche, invasi e progetti culturali), il Comitato Invece del Ponte torna a puntare il dito contro la scelte del governo che continua a drenare risorse per una infrastruttura che ancora non ha nemmeno “uno straccio di progetto esecutivo”.

“Ma come, non ci avevano raccontato che sarebbe stato il contrario, che il ponte avrebbe attirato risorse per le infrastrutture? Mentivano. La coperta è stretta, strettissima, e il ponte le risorse al sud non le attira, le succhia – si legge nella nota – E il saccheggio non si ferma. I conti sono fuori controllo. Nel 2011 costava 6,2 miliardi. A inizio 2023 parlavano di 11 miliardi, quando hanno approvato la legge i miliardi erano 12. Nel progetto finto definitivo è scritto nero su bianco: il ponte costa 13,5 miliardi. Oggi il Governo arriva a 14,7 miliardi, Ma non finisce qui: la Lega ha già un emendamento che porta al ponte altri 3,9 miliardi (succhiandoli ancora al Sud, ancora alle infrastrutture, ancora alla cultura, che perde il 90% degli FSC). Arriviamo a 18,6 miliardi. E non abbiamo uno straccio di progetto esecutivo. E abbiamo violato ogni possibile rincaro ai sensi delle Direttive UE e del Codice degli Appalti. Lo chiamavamo il “ponte di San Patrizio”, sbagliavamo: è il “ponte Dracula”, che succhia risorse al sud e a tutti i territori. Fermate questo scempio, che anche giuridicamente siete oltre ogni limite”.

“Il prospetto attuale supera di più del 50% le stime dei costi presenti nell’affidamento originario”

E sulle risorse destinate al ponte nonché sull’allarme dell’anticorruzione anche le preoccupazioni del Pd:  “Siamo soddisfatti che l’ANAC si sia detta preoccupata per gli stessi motivi da noi già sollevati in Europa rispetto all’attuale progetto del Ponte sullo Stretto”, dichiara Annalisa Corrado, PD-S&D, in commissione ENVI. “Come sottolineato dall’interrogazione parlamentare rivolta alla Commissione Europea, di cui sono prima firmataria, il prospetto attuale supera di più del 50% le stime dei costi presenti nell’affidamento originario (da 3.879.599.733,00 + IVA. a quasi 13,5 miliardi), risalente al 2006 ed integralmente riattivato, ben oltre i vincoli di spesa stabiliti dall’Ue per le spese infrastrutturali: un aumento preoccupante, che si lega alla fumosità che circonda la realizzazione dell’opera e che espone il nostro Paese e l’opera a possibili infrazioni delle regole UE”.