Madonna della Catena, il lavoro sporco di Pacenza&Palla Palla

Pacenza e Oliverio

E’ appena terminata l’occupazione dei lavoratori della Madonna della Catena dell’ufficio del direttore generale dell’ASP Raffaele Mauro.

I lavoratori, dopo aver avuto un incontro con il direttore generale – nel quale lo stesso ha blaterato le solite chiacchiere senza avere il coraggio di dire chiaramente ai lavoratori chi gli arma la mano –, si sono detti insoddisfatti delle risposte e del risultato.

Quello che il dg Mauro non dice ai lavoratori, ostaggio della mala politica, è che ha ricevuto ordini da Palla Palla di indirizzare diversamente i posti letto, solo perché il gruppo iGreco, proprietario della clinica, non ha sborsato la tangente alla politica.

Ovviamente Palla Palla il lavoro sporco, cioè mettere per strada decine e decine di famiglie, da vigliacco qual è, lo ha affidato a quel super trombato di Franco Pacenza, compagno di merende del presidente, che da tempo lo ha nominato consigliere delegato alla sanità.  Il classico stipendio erogato a chi non può farne a meno. I lavoratori della Madonna della Catena, invece sì, possono farne a meno.

Loro, i lavoratori della clinica, senza stipendio, secondo questo soggetto, ci possono stare. Insomma la solita ‘nzalata riccia della politica calabrese e di Palla Palla: se non sei amico degli amici, e lo dimostri finanziando me e il partito, qui in Regione e in qualunque altro luogo dove noi amministriamo non c’è trippa per gatti.

Come sempre, in tutto questo verminaio, come succede ogni volta, a pagarne le conseguenze sono i lavoratori.

Comunque, al termine dell’incontro, i lavoratori insoddisfatti hanno chiesto l’intervento del prefetto, il quale ha convocato per martedì prossimo un tavolo “di crisi”, chiamando la Regione, l’ASP, il gruppo iGreco, e quattro rappresentanti dei lavoratori. Che in questa vertenza si rappresentano da soli. Perché dei sindacati, nell’ennesima vertenza che mira a fregare il lavoratore, non si vede neanche l’ombra.