La giustizia italiana è sempre più nel caos e in un momento nel quale il Governo è assolutamente incapace di frenare la valanga, non mancano i magistrati che spiegano con dovizia di particolari il “vero motivo” che ha indotto il ministro Bonafede a eliminare Nino Di Matteo dal Dap. Ieri a “Non è l’Arena” sia Luigi De Magistris che Antonio Ingroia sono stati molto chiari sull’argomento e al presidente emerito Napolitano saranno certamente fischiate le orecchie.
DE MAGISTRIS: “DI MATTEO SCOMODO PERCHE’ INDAGAVA SULLA TRATTATIVA”
“Io non posso entrare in quella che è la percezione che ha avuto Nino Di Matteo e che ha formato anche oggetto di una conversazione di natura personale e amicale tra me e Nino.. Io posso dire che Nino è uno dei magistrati più scomodi del nostro paese perchè ha avuto il coraggio e l’autonomia di fare una delle indagini più delicate che è quella della trattativa tra pezzi di stato e cosa nostra, dove si è arrivati al punto vergognoso di distruggere alcune intercettazioni telefiniche decisive… quindi io credo che Nino paga e ha pagato un prezzo alto in questi anni con un isolamento forte che persiste ancora all’interno della magistratura… Posso testimoniare che non è stato mai un magistrato particolamente amato dalle correnti come non era amato Giovanni Falcone… Adesso tutti quanti lo rimpiangono ma quando era in vita la maggior parte dei magistrati avevano invidia di lui e ne prendevano le distanze… Insomma, il protagonismo oggettivo dei magistrati non soggettivo… Posso dirvi che Nino lo conosco da quando mi diede la solidarietà di pm isolato in Calabria e non potrò mai dimenticare il suo coraggio nel fare delle inchieste che arrivavano anche sino al Quirinale e su quella pagina non si è mai ricostruta la verità”.
INGROIA: “DI MATTEO FATTO FUORI PERCHE’ AVREBBE FATTO SALTARE LA TRATTATIVA”
“… Chi è Palamara? Palamara è colui il quale sia quando era all’Anm sia al Csm ha tentato di ostacolare in tutti i modi la nostra indagine Trattativa… Chi è Palamara? Visto che avete evocato il presidente emerito Giorgio Napolitano… Palamara era colui il quale era stato indicato dal presidente Napolitano come possibile ambasciatore per cercare di concludere la contrapposizione tra Quirinale e procura di Palemo quando io ero procuratore aggiunto… Allora, il motivo per cui viene fatto fuori Di Matteo in questo circuito… ha a che fare con le indagini di cui si è occupato, perché avrebbe potuto far saltare in aria ogni prospettiva di trattativa…”.