MAJORINO, OCCHIUTO E NOI CALABRESI, POVERI SCEMI
di Pino Tassi
La domanda nasce spontanea: ma dove cazzo li trova il Pd i suoi candidati per le Regionali? Alle Regionali di domenica prossima in Lombardia candida un certo Pierfrancesco Majorino, già assessore nella giunta di Milano e adesso parlamentare europeo in scadenza e quindi in ricerca di nuova collocazione. Il Majorino, dopo una campagna elettorale anonima, ha atteso gli ultimi giorni per fare il botto. Il nostro eroe, in una trasmissione televisiva a TeleLombardia, è stato protagonista di un forte atto d’accusa, non contro la giunta regionale di Fontana protagonista di celebri misfatti nel corso dell’emergenza Covid, non contro gli assessori alla sanità da Gallera alla Moratti, uno peggio dell’altro, ma bensì contro la Calabria.
Per farsi il bello con i lumbard ha esclamato: “La Regione Lombardia non è la Calabria, è una regione che ha grandi potenzialità, un sacco di gente che si dà da fare e ha tante persone del territorio impegnate in progetti sociali e territoriali”. Il retropensiero di Majorino è che in Calabria il giorno ci grattiamo le palle, che viviamo di reddito di cittadinanza sdraiati sul divano mangiando ‘nduja e pecorino, e che quelli che sono impegnati lavorano a vendere cocaina, a fare furti e chiedere mazzette per qualche cosca mafiosa. Non pensate che questa mentalità non sia reale e diffusissima al Nord. E non solo nel popolino lumbard delle vallate disperse o nella pianura padana. Anche gente progressista e culturalmente aperta, come Majorino, pronta all’indignazione, giustamente, contro le discriminazioni verso i migranti, quando si tratta dei calabresi storcono un po’ il muso e pensano che elemosinanti e straccioni.
Il primo ad avventarsi sulla notizia è stato il nostro presidentissimo Roberto Occhiuto che esprimendo la sua indignazione a nome del popolo calabrese ha definito il Majorino un cretino e un povero scemo. Il Majorino invece di rispondere: “.. non vedi chi parla, ha parlato l’ Einstein della politica calabrese, non vedi da che pulpito viene la predica…”, che fa… si fa piccolo piccolo e gli chiede scusa! Poteva chiedere scusa al popolo calabrese e invitare Occhiuto a fare lo stesso e porgere lui e tutti i politici calabresi le scuse per come hanno ridotto la nostra regione in tutti i settori, dalla sanità, ai trasporti, ai servizi.
Infine mentre le parole di Majorino non hanno provocato danni economici, le iniziative di Occhiuto e del mitico Orsomarso sono piaghe conficcate nelle nostre carni.
Nasce a questo punto un’altra domanda, ma perché Majorino ha parlato della Calabria e non della Campania o della Sicilia? Elementare Watson, è il risultato della brillante campagna promozionale della nostra regione a Milano. In fondo Majorino ha parlato della Calabria perché nelle vacanze natalizie è andato a pattinare sulla pista da ghiaccio che abbiamo regalato al popolo lumbard al modico prezzo di quasi tre milioni di spesa. In effetti il nostro presidentissimo poterebbe vantarsi e ancor di più Orsomarso, il nostro brillantissimo ex assessore al turismo, che l’obiettivo della promozione della nostra regione è stato raggiunto. La Calabria adesso sì che è conosciuta a Milano e in Lombardia. Dopo un mese ancora si parla di noi.
A Majorino infine chiediamo, invece di parole di scusa a gratis, di prendere un impegno di risarcimento concreto, eventualmente dovesse vincere le elezioni regionali in Lombardia, quello di finanziare un gigantesco acquapark in una località a scelta della Calabria per promuovere la Lombardia. Decida lui dove farlo, abbiamo tante belle località. Noi calabresi siamo umani e ci accontentiamo di poco, invece di spendere i due milioni e passa come abbiamo fatto noi, ci accontenteremo di una spesa di una milionata di euro. Pochi, maledetti ma subito.