Maladepurazione a San Nicola Arcella: le determine false di Barbara Mele e compari

A San Nicola Arcella, sede della splendida spiaggia dell’Arcomagno, non si è ancora spenta l’eco della clamorosa operazione contro la maladepurazione che ha consentito di appurare gli illeciti del sindaco Barbara Mele e della sua banda di collaboratori corrotti, tra i quali due imprenditori senza scrupoli come Pasqualino De Summa ed Enzo Ritondale. Pensavano di averla fatta franca, dopo essere stati smascherati persino dalla minoranza, interrando le tubazioni lasciate vergognosamente scoperte per sei mesi ma la procura di Paola stava già lavorando all’operazione Archimede.

Con riferimento ai capi di imputazione ascritti a Barbara Mele, Giuseppe Maurizio Arieta, Vincenzo Cristofaro e Enzo Ritondale me consegue che tutte le determinazioni inerenti la procedura contengono dati falsi.

A seguito dell’acquisizione documentale e dalle intercettazioni è emerso con palmare evidenza che:

il verbale di deliberazione della giunta comunale n. 83 dell’8-10-2019 a firma del sindaco Barbara Mele attesta che… i lavori avrebbero avuto inizio entro il 31-10-2019 (termine ultimo per l’inizio dei lavori pena la decadenza del contributo per gli enti locali…), che costituisce circostanza contraria al vero in quanto parte dei suddetti lavori di sostituzione della condotta idrica erano stati già iniziati ed eseguiti nel mese di agosto 2019 dalla ditta De Summa Srl.

la determinazione n. 98 del 25-10-2019 di affidamento dei lavori alla ditta Edil Costruzioni a firma di Giuseppe Maurizio Arieta nella sua qualità di responsabile del Servizio Lavori Pubblici del Comune di San Nicola Arcella e Responsabile Unico del Procedimento statuisce che è nella volontà del Comune di procedere ai lavori…. che costituisce circostanza contraria al vero per gli stessi motivi di cui sopra. Risulta di conseguenza falso anche il processo verbale di consegna dei lavori e non è ancora finita.

Il primo SAL (Stato di avanzamento lavori) del 2 gennaio 2020 e il verbale attestante lo stato finale dei lavori del 6 giugno 2020 a firma di Vincenzo Cristofaro e Enzo Ritondale certificano che i lavori eseguiti dall’impresa Edil Costruzioni sono corrispondenti a quelli previsti dal progetto approvato e anche questa circostanza è contraria al vero.

Ne consegue che le falsità contenute nelle determinazioni giustificavano surrettiziamente la liceità delle predette al solo scopo di giustificare l’affidamento dei lavori idrici alla ditta di Enzo Ritondale che, essendo in accordo con Pasqualino De Summa, avrebbe eseguito formalmente i lavori, così consentendo all’amministrazione comunale di disporre di fondi pubblici erogati all’ente per il pagamento di quelli già commissionati ed eseguiti da Pasqualino De Summa, al di fuori di qualsiasi procedura negoziata con la consapevole e dolosa inosservanza della normativa in materia di contratti pubblici.