L’intensa precipitazione piovana di domenica ha creato disagi a Capo Vaticano e a Pizzo. Nella città di Murat, facendo saltare un tombino lungo la strada, presso località Piedigrotta. Più pesante invece la conta dei danni a Ricadi: «Prima si è vista l’acqua del mare diventare scura, tant’è che qualcuno pensava che fosse fogna – spiega Giacomo Benedetto, imprenditore turistico e presidente del sodalizio “guardiani del Capo” – ma si trattava dello scarico del fosso “Carnevale” che, ingrossato dalla pioggia, ha portato tutto a valle…», depositandovi detriti e spazzatura. Dunque, tutti gli accessi sono stati direttamente interessati, ed un arenile anche abbastanza sbancato, ma i bagnanti sono stati rassicurati che il Comune stesse per provvedere a ripristinare i luoghi.
Aree compromesse da fango e detriti, ma ad averne la peggio sono state le spiagge Santa Maria Petrario e Grotticelle; peraltro l’arenile di Santa Maria è l’unico a disporre di una passerella a vantaggio di persone disabili. Non è stata risparmiata nemmeno la spiaggia del Tono, già preda del fenomeno erosivo. Inoltre, problemi anche in zona Torre Marino presso la strada su cui la Provincia aveva già eseguito un intervento lo scorso inverno: l’evento climatico avverso di domenica ha posto in evidenza le falle. “E’ chiaro che al momento non sia stato risolto nulla, perché la carreggiata si è riempita di acqua e di fango ed è rimasta bloccata per ore”. Benedetto ne segnala la pericolosità “perché è dopo una curva e gli automobilisti che raggiungono quel tratto, rischiano di brutto: servirebbe un canalone – suggerisce – o l’acqua continuerà a sopraffare la strada”.
Peraltro, sempre nei pressi di Torre Marino, si è verificato uno smottamento, portando nella sottostante spiaggia fango e detriti. Così, davanti al riproporsi del problema, specie andando incontro all’inverno, Benedetto auspica un intervento decisivo e definitivo. Fonte: Gazzetta del Sud