ANDU – Associazione Nazionale Docenti Universitari
NELLA DISPERAZIONE CIRCA 65.000 STUDENTI E LE LORO FAMIGLIE
RESPONSABILI IL GOVERNO E QUASI TUTTO IL PARLAMENTO
ORA ACCESSO NON SOLO PER CHI SI PUO’ PAGARE IL RICORSO
CANCELLARE PER SEMPRE IL SEMESTRE FILTRO
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A Palermo, Perugia, Napoli e Messina
Assemblee sulla Riforma dell’Università
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Quanto previsto e denunciato è puntualmente accaduto. Dopo la fine del “semestre filtro” (poco più di due mesi di scadente didattica) che ha comportato pesanti oneri non solo economici per oltre 65.000 studenti – usati ancora una volta come cavie – e per le loro famiglie, ora si è ‘ingolfata’ la impraticabile prima prova d’esame, producendo tra tutti gli interessati esasperazione, disperazione, rabbia, impotenza.
Dopo il ‘semestre supplizio’ ora si è nel caos causato da un Governo e un Parlamento (tutti i partiti, eccetto AVS) che sono stati docili strumenti delle stravaganti fantasie di un ristretto gruppo di potere (v. nota 1).
L’ANDU è stata sempre fermamente contraria al numero chiuso, già prima della sua introduzione, con un Decreto nel 1987 e poi con una Legge nel 1999 (v. nota 2).
Quando nel 2014 si cominciò a prospettare l’introduzione del numero chiuso sul modello francese, tutte le Organizzazioni universitarie si sono opposte (nota 2)
Quando nel novembre 2018 alla Camera è cominciata la discussione di una Legge che voleva introdurre il numero chiuso alla francese (ingresso libero e poi la decimazione), l’ANDU ha definito questo metodo di selezione «un rimedio peggiore del male» (v. il documento Numero chiuso: di male in peggio. Meglio il sorteggio).
L’ANDU, fino alla fine, si è battuta contro il “semestre filtro” e, in particolare, nel suo documento del settembre 2025 ha previsto e denunciato quello che sarebbe stato un «massacro generazionale» (nota 4).
Durante l’esame della Legge che ha introdotto il “semestre filtro” (in realtà poco più di un bimestre di scadente didattica) in tanti, oltre l’ANDU, si sono espressi contro questa soluzione: Organizzazioni degli studenti, Ordini professionali dei medici, CRUI etc. e anche singoli docenti come Giliberto Corbellini (nota 5).
Ora bisogna impedire che da questo caos ne escano solo coloro che si possono permettere il costo di un ricorso amministrativo, accentuando così la natura classista del numero chiuso.
Anche per questo occorre un urgentissimo provvedimento che consenta di proseguire gli studi a Medicina non solo a chi si può pagare un ricorso e che abolisca per sempre la follia del “semestre filtro”.
Nota 1. V. il documento Numero chiuso. Baratro Bernini e non opposizione PD e M5S e il documento Numero chiuso del PD: il peggio del peggio.
Nota 2. In particolare nell’ottobre 2013, nel documento Numero chiuso: un’inutile violenza, l’ANDU scriveva: «a parte la pretesa di prevedere-programmare gli sbocchi professionali in Italia e a parte la violenza sui giovani da contingentare e ‘intruppare’ d’ufficio da parte di un Ministero che ha sempre esclusivamente ascoltato e rispettato gli interessi della Confindustria e dell’accademia che conta (con in testa la CRUI), che senso ha limitare il numero dei laureati quando è noto a tutti che il numero di quelli italiani (oggi il 20% dei giovani nella fascia di età 30-34 anni) andrebbe invece RADDOPPIATO, se si volesse raggiungere l’obiettivo europeo (40%), o andrebbe comunque fortemente aumentato se si volesse raggiungere l’attuale media europea (32,5%)?»
Nota 3. V. il documento del giugno 2014 di ADI, ADU, ANDU, CIPUR, CISL-Università, CNRU, CNU, CONFSAL-CISAPUNI-SNALS, CoNPAss, CSA-CISAL Università, Federazione UGL Università, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti, SUN-Universitas News, UDU e UIL RUA nel quale, tra l’altro, si legge: «Le Organizzazioni universitarie hanno sempre ritenuto che sia imprescindibile l’abolizione del numero chiuso per tutti i corsi di laurea, che sia necessario l’avvio di efficaci sistemi di orientamento e tutorato e che si debba immediatamente abbandonare il sistema dei test d’ingresso, una lotteria che ha fatto dipendere il futuro di tanti giovani da prove inaffidabili, le cui regole peraltro sono cambiate continuamente. Un’inutile violenza contro migliaia di ragazzi e le loro famiglie.»
Nota 4. Nel documento Abolizione del numero chiuso. Una devastante menzogna. In questo documento sono contenuti i seguenti punti:
- Gravissimo e incostituzionale attacco alla libertà dell’insegnamento
- Tre test (ma anche sei) al posto di uno, con maggiori costi e molti più ricorsi
- Studenti come cavie con la complicità di quasi tutti i partiti
- Una modalità di selezione destinata anch’essa al fallimento come in Francia
- Meglio il sorteggio al posto della lotteria dei test
- Intervista all’ANDU e all’ANAAO su TrendSanità
Nota 5. Giliberto Corbelli – nel suo intervento Test d’ingresso a medicina: dal caos al disastro, cronaca di una riforma su Scienza in Rete – ha tra l’altro criticato i ‘progettisti’ di questa insensata riforma: «Professionisti che hanno guidato le facoltà di medicina e coltivato potere a 360 gradi nelle più diverse forme, hanno progettato la riforma credendo di conoscere e poter gestire i problemi senza prendere tempo, studiarli e illustrare ai burocrati ministeriali la tragedia verso la quale si stava andando per mero populismo demagogico.»
== A Palermo, Perugia, Napoli e Messina sulla Riforma dell’Università
Palermo. Assemblea di Ateneo il 26 novembre 2025 alle 14 nell’Aula Cucchiara – Edificio 12. L’Assemblea è promossa dal CUIR e da diverse Associazioni universitarie.
Perugia. Confronto di Ateneo con il Rettore il 26 novembre 2025 alle 17 nella sala Dessau del Rettorato. Il Confronto è promosso da ADI, ANDU, ARTeD, FLC CGIL, USPUR. È possibile seguire l’Incontro da remoto cliccando qui.
Napoli. Assemblea di Ateneo il 27 novembre 2025 alle 16 nell’Aula Leone del
Dipartimento di Giurisprudenza – Corso Umberto I. L’Assemblea è promossa da ADI, Assemblea Precari, FLC CGIL, LINK, Rete 29 aprile, UDU.
Messina. Il 30 ottobre 2025 si è svolta una Videoconferenza promossa da ANDU, FLC-CGIL, Rete 29 aprile, ADI e ARTeD. L’incontro ha riguardato principalmente le riforme dei concorsi e dell’ANVUR. Si è anche fatto riferimento alla prossima riforma della governance e alle leggi recentemente approvate sul numero chiuso e sul precariato. Per vedere il video dell’Incontro cliccare qui.









