Meloni e von der Leyen insieme a Lampedusa. La protesta sbarra la strada alle auto blu

«Saremo noi a decidere chi arriva in Europa e non i trafficanti». Sono queste le parole della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in visita all’isola di Lampedusa assieme alla premier Giorgia Meloni e alla commissaria Europa agli Affari Interni, Ylva Johansson. «Quella dell’immigrazione illegale è una sfida europea che richiede una risposta europea» , ha aggiunto von der Leyen in seguito al discorso della presidente del Consiglio che ha ribadito quanto detto nel suo discorso pubblicato venerdì su Facebook: «Continuo a dire che di fronte ai flussi non risolveremo mai il problema parlando di redistribuzione. L’unico modo di affrontare seriamente il problema è fermare le partenze illegali. Questo è quello che ci chiedono i cittadini ma anche i rifugiati». La leader del governo ha insistito: «Qui è in gioco il futuro che l’Europa vuole darsi: il futuro dipende dalla capacità che Europa ha di affrontare le grandi sfide epocali, e quella delle migrazioni illegali è una di queste. Von der Leyen lo sa bene, l’ho sempre trovata collaborativa e questo è molto importante».

La visita e le contestazioni

La premier Giorgia Meloni è atterrata a Lampedusa dove accompagnerà la visita della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e la commissaria Europa agli Affari Interni, Ylva Johansson. È alta tensione sull’isola che ospita l’hotspot che ospita quasi 2mila persone, con le proteste di alcuni residenti contro l’ipotesi di costruire una nuova tendopoli per accogliere i tanti migranti che ancora nell’ultima notte sono sbarcati. Ipotesi smentita in mattinata dalla Croce rossa. Le attrezzature che sarebbero state sbarcate ieri, 16 settembre, servirebbero per allestire alloggi temporanei per le forze dell’ordine, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Ai manifestanti che questa mattina hanno provato a sbarrare la strada al convoglio di auto con a bordo la premier e la presidente della Commissione Ue, Meloni ha cercato di rassicurare: «Stiamo facendo il possibile». Le decine di manifestanti hanno minacciato di non liberare la strada se non prima di un colloquio con le autorità. A loro Meloni ha aggiunto: «Ce la stiamo mettendo tutta, come sempre io ci metto la faccia». Dalle auto sono scesi anche von der Leyen e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Dopo qualche momento di tensione, il colloquio c’è stato e i manifestanti hanno sgomberato la strada.