Un leader di sinistra, in un tranquillo pomeriggio di metà campagna elettorale per il referendum costituzionale, all’improvviso, entra in scena e, si dichiara a favore del ponte sullo stretto.
Questo, con buona pace di un intero decennio di opposizioni, di lotte dei cittadini e i miliardi spesi per un progetto di fatto mai partito. L’atteggiamento di Renzi non ha stupito nessuno.
In Italia, siamo oramai abituati a vedere repentini cambi di idea sulle opere pubbliche, in funzione di un sondaggio o di bieco opportunismo politico. Questa premessa ci sembrava necessaria per spiegare che non ci siamo scandalizzati innanzi ai giri di tango del Primo Ministro della Repubblica, figuriamoci per quelli del primo cittadino di Cosenza.
Sembra quasi che programmi politici e garanzie offerte dalle promesse elettorali, nulla abbiano a che fare con la fiducia che i cittadini accordano, con il voto, ad una coalizione anziché ad un’altra.
Essere preparati ai comportamenti più scorretti, non vuol dire però accettare in silenzio!
Riteniamo gravissimo che Occhiuto – dopo aver minacciato (in campagna elettorale e nei giorni immediatamente successivi alla sua elezione) barricate contro le invasioni di campo di Oliverio, colpevole di volere, sul suolo cittadino, uno squarcio trasversale, in cui fare correre quel “mostro su rotaia” che prende il nome di “Metro Leggera” – abbia ammorbidito, improvvisamente, la sua posizione.
Insieme con il comitato “nometro” e a tutti i cittadini che da sempre si battono contro la realizzazione di un’opera così invasiva, costosa ed economicamente insostenibile, chiediamo, con forza, spiegazioni. Perché questo cambiamento di posizione? È un preludio all’inizio di un iter che porterà all’apertura dei cantieri?
Senza giravolte di sorta, continuiamo a credere che i problemi della mobilità cittadina abbiano altra soluzione. In una città che soffoca nel traffico, riteniamo che il problema principale sia l’assenza di un piano urbano della mobilità sostenibile, tema, peraltro, affrontato al di fuori di una seria pianificazione, con misure sporadiche e occasionali, dalle amministrazioni che hanno governato la città nell’ultimo ventennio.
La metro-tramvia, un’opera imposta alla città senza un reale confronto di merito, non è una risposta efficace al problema del trasporto pubblico urbano. La riteniamo un’opera inutile e non sostenibile in termini di gestione, le cui difficoltà, come sempre, verranno pagate dai cittadini ingannati dalla realizzazione e dalla pioggia di miliardi in arrivo per la sua realizzazione che finiranno, come sempre, nelle tasche dei soliti noti.
Come Cosenza in Comune, pronti a confrontarci con l’amministrazione attuale, chiediamo di puntare in un’altra direzione. Solo rinunciando ad opere inutili, ed ascoltando le reali esigenze della cittadinanza, si può realizzare un sistema di trasporto urbano in grado di abbinare il diritto alla mobilità con l’esigenza di ridurre l’inquinamento e i fattori esterni negativi, quali le emissioni di gas, l’inquinamento acustico, la congestione del traffico e gli incidenti.
Un piano urbano della mobilità generale – oggi assente – che preveda un minore afflusso in città di auto e bus provenienti dalla provincia, attraverso:
la creazione di parcheggi di corrispondenza agli ingressi della città: il piazzale d’imbocco dell’autostrada, un altro nella zona di Vagliolise, e uno per i pendolari che arrivano a Cosenza dalla Sila, da creare dove attualmente è in funzione quello dell’Arenella, gestito però a livello Comunale;
l’istituzione di una tariffa unica giornaliera di 1,50 € e l’integrazione del biglietto con quello dei mezzi pubblici urbani fruibili, con lo stesso titolo di viaggio, per l’intera giornata;
per incentivare l’utilizzo di questi parcheggi, l’accesso in centro consentito solo ai residenti, che permetterà di liberare le strade dai parcheggi, in modo da rendere più veloce la percorrenza dei mezzi pubblici e di soccorso lungo direttrici di attraversamento dell’intera città.
Ovviamente non siamo ciechi: il bagliore del cemento biancastro di Piazza Fera-Bilotti con il suo parcheggio nel centro città ci colpisce quotidianamente.
Sappiamo quali sono le idee di coloro che abbiamo di fronte, nonostante questo, continueremo a lottare e a denunciare gli sprechi, certi che, occorra un piano incisivo che non preveda investimenti scellerati in opere di pubblica inutilità, come quella della Tram-via, ma potenzi le risorse materiali già presenti, integrandole con proposte di mobilità sostenibile, attente all’ambiente e alle esigenze di una popolazione sempre più anziana.
Cosenza in Comune