Ministro Valditara, ma con quale faccia viene a parlare di merito e dispersione scolastica in Calabria?

Oggi venerdì 9 giugno il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara è stato in Calabria, prima a Lamezia Terme per un incontro presso l’Istituto comprensivo Perri – Pitagora e poi a Catanzaro per presentare l’Agenda Sud contro la dispersione scolastica.
Tutto questo mentre il Governo accelera sull’autonomia differenziata che, tra le altre cose, finirà per smembrare anche l’unità del sistema scolastico, con gravi ripercussioni proprio sull’istruzione nelle regioni meridionali.

È paradossale poi che un Ministro che ha fortemente orientato il proprio Ministero sul concetto di merito – tanto da inserirlo persino nella denominazione – venga a proporre soluzioni contro la dispersione scolastica in Calabria, terra dove, troppo spesso, le condizioni sociali e familiari e le disparità rispetto ad altre regioni, sono fattori determinanti dell’abbandono degli studi.
Parlare di merito non vuol dire in qualche modo premiare solo chi riesce a raggiungere obiettivi prima degli altri, magari anche a discapito di chi non ha mezzi e condizioni per farlo?

Del resto le dichiarazioni e le proposte alle quali il Ministro ci ha abituati in questi pochi mesi di governo ci indicano chiaramente la strada intrapresa: dalla proposta di lavori socialmente utili per gli studenti più vivaci alla revoca del reddito di cittadinanza per chi non ha completato il percorso scolastico, per finire con la perla sull’umiliazione: “soltanto lavorando per la collettività, umiliandosi anche – evviva l’umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita della personalità – di fronte ai suoi compagni, ci si prende la responsabilità dei propri atti. Da lì nasce il riscatto…”.

Rifiutiamo dunque l’idea di scuola che il Ministro ha in mente, che punisce e crea competizione, distinguendo tra meritevoli e non meritevoli, e pretendiamo una scuola capace di fornire a studentesse e studenti gli strumenti e le condizioni per raggiungere gli obiettivi e concludere i percorsi scolastici, valorizzando le differenze ed eliminando ogni forma di discriminazione, a cominciare proprio dalla retorica del merito.
Partendo da questi punti intendiamo avviare un percorso cittadino di confronto e di mobilitazione in difesa della scuola pubblica.

Addùnati