Il Comune di Mottafollone si ribella alla massomafia di stato (leggi la Regione Calabria) che ha ordinato il trasferimento dei pazienti presunti negativi di Villa Torano alla Rsa – appunto – di Mottafollone con l’obiettivo dichiarato di contenere il contagio ma con il risultato effettivo di estenderlo anche a questo comune che ha l’unica “colpa” di avere sul suo territorio una struttura di proprietà del boss della sanità privata Claudio Parente.
Il sindaco Romeo Basile, che è un medico di base, sta difendendo con tutte le sue forze la sua gente e il suo paese e allora da stamattina si è messo a presidiare l’ingresso nel suo paese insieme ai vigili urbani e ad una ruspa per impedire quella che chiama la “transumanza” ed opporsi quindi fisicamente al trasferimento dei pazienti organizzato dalla massomafia di stato che ammorba la Calabria da decenni. Al blocco, in atto nei pressi della Rsa del boss Parente, partecipa anche l’opposizione, il paese è tutto unito contro questi delinquenti che continuano a speculare sulla pelle della povera gente. E c’è anche il sindaco di San Sosti Vincenzo De Marco. Al momento i pazienti non sono ancora arrivati. Vi terremo aggiornati come sempre. Di seguito l’ordinanza emessa ieri dal sindaco di Mottafollone.