“L’Associazione Lega Nazionale Professionisti Serie B è autorizzata alla fornitura del servizio di media audiovisivo lineare, su piattaforma internet, denominato ‘LaB Channel’”. Questa la frase contenuta nella Delibera n.447/24/Cons emanata dalla Agcom e che autorizza la Lega di Serie B alla fornitura di servizi audiovisivi lineari su Internet: in sostanza, lo streaming in diretta delle partite di Serie B. Parte così una sperimentazione diretta della Lega Calcio italiana che si pone in diretta concorrenza con Dazn e si appoggi ad Amazon per il servizio di streaming.
In Italia è una piccola ma grande rivoluzione e i cui effetti sono destinati a riverberarsi in lungo e in largo nel tempo e nella forma di accesso alle partite di calcio. Quello che Dazn ha iniziato, con tutti i dubbi del caso, è portato avanti direttamente dalla Lega Calcio e con i propositi di una qualità del servizio maggiore. Di più: il fatto che siano le Leghe, in questo caso quella di Serie B, dovrebbe emanare una garanzia di fatto sulla stabilità e la fruizione.
Certo la mossa della Lega Serie B è anche avvenuta sulla scia del mancato conferimento in esclusiva dei diritti Tv sulle partite. Che in Italia sono considerate calcio professionistico al pari della Lega Serie A. Così allo stato attuale e fino al 2027 è Dazn il titolare dei diritti di trasmissione. Ecco dunque la mossa della Lega Serie B di creare LaB.
Il palinsesto della LaB sarà ad “accesso condizionato” e “l’autorizzazione ha la durata di anni 12 (dodici) decorrenti dalla data di adozione del provvedimento ed è rinnovabile previa richiesta da produrre con almeno 30 (trenta) giorni di anticipo rispetto alla scadenza”. La Delibera dell’Agcom lascia ampio spazio di manovra ma l’Autorità è anche a capo di “controlli e verifiche – anche avvalendosi degli organi territoriali del Ministero delle imprese e del made in Italy e della collaborazione della Guardia di Finanza – Nucleo speciale per la radiodiffusione e l’editoria, nonché della Polizia postale e delle comunicazioni – sull’espletamento del servizio autorizzato e sulle stazioni utilizzate, ovunque ubicate. La società autorizzata deve consentire, in ogni momento, libero accesso ai funzionari incaricati, mettendo a disposizione ogni mezzo ritenuto indispensabile per la citata attività”.
In sintesi: la Lega di Serie B può attivare il canale streaming in qualsiasi momento e dovrà regolare l’accesso con opportuni abbonamenti, profili e così via.
Per la Lega Serie B la nascita di LaB Channel comporta anche l’obbligo di “iscrizione, e/o di aggiornamento, al Registro degli operatori di comunicazione” diventando un vero e proprio broadcaster, al pari di Dazn e Sky.