Natalia Aspesi: “Il Ponte sullo Stretto a me pare già una roba antica. E se lo buttassimo a mare per anticipare Salvini?”

Fonte: Venerdì di Repubblica

Durante la Guerra Fredda, lo Stato maggiore della Difesa espresse dubbi sull’opportunità strategica di realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina: esso non sarebbe stato di significativo vantaggio operativo per le truppe di terra (del resto l’Asse grazie a una buona protezione aerea evacuò per mare nell’agosto 1943 in pochi giorni più di centomila uomini e decine di tanks). Né ovviamente sarebbe utile per Marina e Aviazione ma – ed è questo l’argomento-cardine – la facile distruzione missilistica a distanza comporterebbe sì un debole danno pratico ma un forte impatto psicologico per il morale del Paese, già stressato dalla guerra.

Queste considerazioni, vieppiù oggi rinforzate dagli aumentati rischi di terrorismo internazionale, sono forse irrilevanti e/o vili, a fronte del maestoso vantaggio operativo di trasportare ben 100 (cento) o forse più tanks in una mezza giornata per ferrovia: ma saremmo frattanto ben in grado di tutelarne l’integrità strutturale per 1.200 chilometri? Ak re Francesco II di Borbone effettivamente il Ponte avrebbe fatto comodo per rallentare Garibaldi per un po’…

Giorgio Gragnaniello, Napoli

Risponde Natalia Aspesi

Siamo ancora qui ad aspettarlo: giorni e giorni, mesi e mesi, anni e anni. Lo faranno o no? Per la cifra di 13,5 miliardi di euro, che poi si sa, diventeranno col tempo 100 e più miliardi? E’ ovvio che una simile immensa quantità di denaro forse risveglierebbe le varie mafie che attualmente hanno begli uffici e la laurea, e sparano solo se è proprio necessario. Lei, signor Gragnaniello, mi confonde scherzosamente dicendo che a Francesco II sarebbe bastato per rallentare Garibaldi, ma per un po’…

Diciamo che io non ci ho capito niente, forse perché quella roba antica come un ponte è già vecchia adesso: quando sarà finito, se ne vedrà l’utilità. Ma intanto il viceministro che ogni volta che parla combina possibili disastri, il Salvini in guerra feroce contro la pinguedine, sta lavorando con grande impegno per poter costruire la costosa e inutile bizzarria. Insomma, lei che ne dice, signor Gragnaniello, il Ponte che ancora non c’è dovrebbe essere buttato giù nel mare? Oppure no?