ECCO LE RESPONSABILITÀ DEL GOVERNO MELONI
di Pino Tassi
Giorgia Meloni è sinceramente affranta per la morte di tanti, troppi migranti al largo delle nostre coste ioniche. Implora di non speculare sui morti. Lei, come il suo amico Salvini, che su questi argomenti hanno costruito le proprie fortune politiche. Se fossimo un po’ sciacalli potremmo riprendere i suoi argomenti del passato quando invocava il blocco navale come soluzione di tutti i mali. Perché non ha rispettato l’impegno del blocco navale? Perché questa mollezza? Ma non siamo sciacalli e poniamo solo temi politici.
La Meloni arrivata al governo ha capito che il blocco navale era una puttanata irrealizzabile, ma invece di trovare soluzioni adeguate ha messo in atto provvedimenti che hanno reso più drammatica la situazione.
Questa la sua responsabilità è del suo governo. Mentre la realtà ci diceva di decine e decine di imbarcazioni fatiscenti che arrivavano sulle nostre coste con migliaia di migranti a bordo, lei e il suo governo invece pensavano alla lotta alle Ong. Si sono accaniti contro quel 10% di soccorsi, invece di pensare al 90% di arrivi con barche e barchini messi in mare dai trafficanti.
Andate sulla pagina Facebook della Meloni e vedetevi il video del 3 gennaio o quello del 24 dicembre dove una Meloni puntuta è incazzeduta annuncia al popolo dei suoi fedeli che il governo aveva varato misure restrittive contro le Ong. Elenca tutte le misure prese, una più assurda dell’altra tese solo a combattere le attività delle Ong. La perla delle perle, il divieto di aiutare altri migranti lungo la tratta di raggiungimento del porto di destinazione. Una decisione cattiva contro tutte le leggi del mare. E così via.
La Geo Barens di Medici Senza Frontiere, grazie a questo provvedimento é stata fermata per venti giorni perché non ha condiviso i dati del vdr, la scatola nera. E adesso dovrà pagare pure una multa. Siamo alla messa in campo di escamotage burocratici e amministrativi.
Il ministro Piantedosi gioca da settimane ad assegnare porti di sbarco distanti giorni e giorni. Spesso da raggiungere con mare in tempesta.
Adesso tutti parlano delle responsabilità dell’Europa, che ci sono e sono pesanti, ma queste accrescono le responsabilità del governo Meloni che in Europa ha badato solo ad accreditarsi, assecondando tutto e tutti e non rompendo le scatole alla Von Der Leyen e ai paesi del Nord Europa.
Il governo Meloni deve rispondere di questi provvedimenti sbagliati, degli annunci propagandistici, e dell’ostruzionismo contro chi vuole dare soccorso in mare. Se è veramente addolorata faccia mea culpa e cambi rotta. Il ministro Piantedosi dovrebbe tacere e dimettersi. O essere cacciato a calci nel sedere. Senza se e senza ma.