CROTONE – “La vicenda di Cutro, lo ricordo, è provocata dalla Turchia che ha fatto partire una nave senza controllo, dalla Grecia che non è intervenuta a vigilare, da Frontex che non ha fatto bene il suo dovere e dal fatto che, in presenza di alcuni interventi italiani, gli scafisti hanno fatto una brusca manovra facendo morire quelle persone”. È quanto affermato dal viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, ospite ad una iniziativa di Confindustria Crotone, che ha risposto in questo modo a proposito del naufragio di Cutro nel quale il 26 febbraio sono morte 96 persone ed almeno altre dieci sono ancora disperse.
Cirielli tiene la linea sulla quale il governo ha impostato le politiche di contrasto all’immigrazione che, a dire il vero, non hanno prodotto risultati. “È dimostrato statisticamente – ha detto il viceministro – che più aumentano le partenze illegale nel Mediterraneo più ci sono molti è un fatto numericamente provato per cui l’obiettivo è impedire partenze illegali. Stiamo lavorando su quello. Chi ha diritto sul piano umanitario a venire in Europa deve poterlo fare attraverso canali legali. Aggiungo, chi vuole venire a lavorare in Italia e non è un profugo da guerra protetto dal diritto internazionale, deve poter venire a lavorare secondo le regole delle nazioni, quindi con il decreto flussi. Dobbiamo stroncare le organizzazioni criminali che consentono il traffico delle persone sfruttando economicamente la disperazione delle persone anche a costo di farlo morire”.
Riguardo agli scarsi risultati ottenuti da questa linea politica, il viceministro ha chiamato in causa i governi del passato: “Non sono politiche che si possono fare da un giorno all’altro. Anche perché, finora, in Europa il Pd aveva fatto uno scambio: l’Italia diveniva il campo profughi d’Europa e, fronte di 200.000 irregolari, noi avevamo la possibilità di sforare il Patto di di stabilità. Giorgia Meloni è riuscita a far cambiare ottica all’Europa che è ci ha anche detto: finora l’Italia non ci aveva mai chiesto queste cose. Adesso c’è una politica migratoria affrontata in dimensione Europea e nella direzione del controllo dei Confini esterni dell’Unione”. Fonte: Il Crotonese