IL RUOLO DELLA COSCA ARANITI NELLE CONSULTAZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA DEL 3 E 4 OTTOBRE 2021
Le elezioni comunali e lo spiccato utilitarismo del BARILLA’ e della cosca ARANITI avevano portato ad un consolidamento dei rapporti tra questi e il consigliere eletto grazie ai voti della cosca, SERA Giuseppe, nonché all’introduzione del BARILLA’ nei disegni politici dei rappresentanti regionali e locali del PD, tra cui, in particolare, BATTAGLIA Domenico (detto Mimmo o Mimmetto), i quali agognavano costantemente il pacchetto di voti di cui il BARILLA’ poteva dispone su delega del capocosca ARANITI Domenico.
La decisione, poi rivelatasi vincente, di puntare sul SERA per le elezioni comunali aveva, tuttavia, portato al raffreddamento dei rapporti con NERI Giuseppe, il quale, già alle prese con i guai mediatici conseguenti, soprattutto, alla diffusione degli atti del procedimento c.d. Eyphemos e della notizia dell’accostamento con la cosca ARANITI, amplificata da Iacchite’, aveva utilizzato il pretesto del mancato appoggio al “suo” candidato, DATTOLA Luigi (detto Luigione), per allontanarsi temporaneamente dal BARILLA’ e dal gruppo di Sambatello e così cercare di ripulire la propria immagine. Alle circostanze appena narrate si aggiungeva l’iniziale timore di essere sottoposto a intercettazione, oggetto di un chiaro commento del NERI nel corso della conversazione intercettata il 21.1.2020, in cui lo stesso politico, a seguito di problemi con la linea telefonica, dichiarava al suo interlocutore di avere un c.d. trojan installato nel telefono…
Il NERI aveva compreso, per bocca dello stesso BARILLA’ e dal racconto fatto da quest’ultimo a IANNO’ Mario, che le ragioni alla base del voltafaccia elettorale del rappresentante in ambito politico della cosca ARANITI erano dovute alla volontà del capocosca ARANITI Domenico e alla sua decisione di appoggiare SERA Giuseppe, che lo aveva personalmente omaggiato, andandogli a fare visita durante la campagna elettorale.
Lo stesso BARILLA’ era consapevole del fatto che il NERI non avesse gradito il tradimento elettorale fattogli per le elezioni comunali, come espressamente dichiarato a SCHIRRIPA Marco, durante una conversazione sul toto-nomi per la formazione del Consiglio e della Giunta Comunale («in tutto questo io ho perso tutti i rapporti con Peppe, ritenendo il risentimento del NERI basato, per l’appunto, sul suo mancato appoggio elettorale al DATTOLA.
Sono questi i motivi che porteranno il NERI a non rispondere più alle telefonate del BARILLA’ dopo il 17.9.2020, data in cui il BARILLA’ aveva rivelato la sua intenzione di puntare sul SERA. Da quel momento in poi, il BARILLA cercava, inutilmente, di contattare il NERI, senza ottenere alcuna risposta.
La tesi che il NERI avesse colto l’occasione propizia per cercare di uscire dal giogo mediatico che lo descriveva come il politico della cosca ARANITI è confermata dallo stesso Consigliere regionale durante la conversazione ambientale del 28.9.2020 con uno dei suoi più importanti confidenti, IANNO’ Mario, incentrata proprio sul venir meno dell’appoggio elettorale del BARILLA’ durante la competizione elettorale comunale del 2020 e sulla speculare decisione di questi di puntare sul SERA e, quindi, sull’elezione a sindaco di FALCOMATA’ (come detto funzionale all’elezione del primo a consigliere comunale a seguito del turno di ballottaggio). Emblematica sul punto è la chiosa del discorso da parte del NERI: «lascia che giri con Daniel il sindaco, meglio, meglio, meglio, meglio. Meglio, poi ti dico, meglio così, infatti io non gli sto più rispondendo al telefono a Daniel, meglio, meglio, meglio, meglio, che… che salga lui Mario, che salga FALCOMATÀ»…
Il rinnovato accordo elettorale tra Barilla’ Daniel e Neri Giuseppe, l’avallo del capocosca ARANITI Domenico
Il clima dei rapporti tra il NERI e il BARILLA’ appena descritto mutava radicalmente, per ragioni di comune utilità, a seguito dell’improvvisa notizia della morte dell’allora Presidente della Giunta regionale, Jole SANTELLI, divulgata on line già dalle prime ore del 15.10.2020.
Nella medesima mattinata del 15.10.2020, dopo diverse chiamate senza risposta da parte di BARILLA’ Daniel sull’utenza di NERI Giuseppe, quest’ultimo lo ricontattava alle ore 09.57, riallacciando così i rapporti interrotti nel mese precedente. Le ragioni di tale ripensamento erano subito evincibili dalla conversazione chiarificatrice tra i due, in cui il tema principale era la strategia politica da seguire a seguito delle nuove elezioni conseguenti alla morte della Presidente della Giunta regionale.
Difatti, il BARILLA’, rispondeva al telefono toccando subito il tema della prossima campagna elettorale («si vede ora che sei in campagna e rispondi»), chiarendo che era necessario superare i contrasti derivanti dal mancato sostegno al DATTOLA («ti ho sostenuto?! Si! E tu mi devi rispondere a me. Se io me ne fotto dei tuoi amici è un altro conto. Questo è il ragionamento che devi fare»). Sebbene il NERI, in modo sarcastico, individuasse i possibili candidati del PD da votare per il BARILLA’, si comprendeva immediatamente che l’intenzione di quest’ultimo era ancora una volta di puntare sul centrodestra e che i due stavano solo studiando il modo per intavolare nuovamente una trattativa per la rielezione del NERI a consigliere regionale senza attirare troppo le attenzioni.
Diversamente da quanto sostenuto dal NERI, non solo non vi era alcuna intenzione di pensione anticipata da parte sua ma, anzi, i suoi comportamenti successivi andranno nell’ottica opposta di convogliare i voti necessari per la sua nuova elezione a consigliere regionale, anche e soprattutto ricorrendo ai metodi già sperimentati con successo nella precedente tornata elettorale, tra i quali, in primo luogo, ottenere l’appoggio da parte dei grandi elettori, ivi compresi quelli legati alla criminalità organizzata ‘ndranghetista reggina, ripartendo proprio dal BARILLA’ e dalla cosca ARANITI, soggetti dimostratisi molto affidabili.
Per tali ragioni, veniva ripristinato il vecchio patto elettorale con la cosca di Sambatello, partendo dall’incontro con il suo rappresentante nel settore politico, BARILLA’ Daniel
Al contempo e come sostenuto nel primo colloquio con il NERI, il BARILLA’ decideva di chiarire che, a differenza delle elezioni comunali, non avrebbe appoggiato in modo preponderante il gruppo politico di FALCOMATA’ e i candidati ad esso legati per le elezioni regionali, poiché giudicato sicuro perdente.
Il concetto veniva espresso direttamente dal BARILLA’ in una conversazione intercorsa con il FALCOMATA’, nella medesima giornata in cui venivano riallacciati i rapporti con il NERI, ossia il 15.10.2020, avvisandolo della decisione di rimandare quello che appariva come un progetto comune per la candidatura alle regionali del neo eletto sindaco di Reggio Calabria («il progetto dobbiamo posticiparlo. Tra cinque anni»…).
Per confermare il rispristino dell’accordo politico elettorale con la cosca di Sambatello, il NERI, tuttavia, doveva dare un segnale concreto della sua riconoscenza, di modo da premiare lo sforzo elettorale profuso nelle precedenti elezioni regionali del 2020 e quello promessogli per le successive elezioni del 3 e 4 ottobre del 2021.
Ebbene detto segnale alla cosca ARANITI veniva dato con la delibera n. 12 del 12.11.2020, a firma proprio di NERI Giuseppe, nella sua qualità di presidente della “Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche nell’Area dello stretto ‘con la quale nominava BARILLÀ Daniel professionista esterno per la redazione di un progetto di Piano per lo sviluppo infrastrutturale e della mobilità nell’Area dello Stretto. Il compenso previsto a favore dei professionisti nominati era di 2.285,98 euro, oltre gli eventuali oneri di legge.
L’incarico veniva comunicato al BARILLÀ, prima della sua ufficialità e a circa un mese dalla riconciliazione tra i due, il 17.11.2020. Nella medesima giornata, il BARILLA’ discuteva dell’incarico con il fedelissimo CATALANO Paolo Pietro, indicando chiaramente che la decisione sul conferimento dello stesso era stata esclusivamente del NERI.
Il dialogo tra i due, in realtà, era incentrato soprattutto sulla lamentela del BARILLA’, che, pur accettando l’incarico, in primo luogo, lo reputava riduttivo rispetto alla sua figura di uomo ormai inserito nelle alte sfere della politica locale e regionale, a tal punto da ritenere altresì offensiva la sua contestuale convocazione per la firma del relativo contratto con una persona indicata come “la figlia di Giulio Gangemi, Ada” (allora tu, bestia! Se tu pensi che mi fai la stessa cosa di Giulio GANGEMI a me… è un’offesa!»).
In secondo luogo e per quanto qui maggiormente rileva, si comprendeva che la delusione derivava, soprattutto, dal fatto che detto incarico non poteva esaurire le promesse fattegli dal NERI durante la campagna elettorale regionale del 2020, alludendo ad una sistemazione di alto profilo che coinvolgesse anche il CATALANO, di modo da conferire loro un potere strutturale e così avvantaggiare l’intera cosca ARANITI…
Il NERI giungerà a rinnovare il proprio accordo con il BARILLA’, per ottenere un pacchetto di voti del gruppo di Sambatello sebbene, per i motivi illustrati in ordine alla diffusione mediatica dell’accostamento tra il primo e la cosca ARANITI, nonché per il timore di essere sottoposti ad intercettazione e osservazione particolareggiata, entrambe le parti modificheranno il loro approccio alla campagna elettorale, in senso maggiormente prudenziale.
La tesi è confermata dallo stesso NERI, il quale, nel corso di una delle intercettazioni di poco successiva alla sua elezione, in data 06.10.2021, confrontandosi408′ con il politico GRAZIANO Giuseppe, affermava espressamente «ho fatto una campagna elettorale misurata. Sapendo che dovevo fermarmi a seimila voti e là mi sono fermato» specificando che «è inutile che andavo a prendere otto, novemila voti e non mi servivano e non volevo fare
Questo spiega anche le maggiori cautele adottate dal NERI e dal BARILLÀ in occasione dei loro incontri e nel corso dei dialoghi sul tema elettorale, in cui entrambi cercavano di non far trapelare le loro reali intenzioni — addirittura dichiarando che la loro amicizia/frequentazione era dovuta ad una fantomatica amica/ragazza di cui però si perdono immediatamente anche i segni verbali —, poi ampiamente disvelate dalle conversazioni ambientali/telematiche intercettate e dagli incontri organizzati dal BARILLA’ e dai suoi fedelissimi per promuovere la candidatura del NERI. Sul punto, emblematiche sono le dichiarazioni fatte dal BARILLA’ a la strategia a geometria variabile del BARILLA’ e della cosca ARANITI, confermata come detto anche dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia CHINDEMI Mario; strategia che consentiva di coniugare, attraverso calcoli quasi scientifici, la scelta di puntare sul candidato di sicuro vittorioso, nel caso di specie NERI Giuseppe, tenendo però una posizione ufficiale che non consentisse la riconduzione immediata dei voti espressi dalla cosca a quest’ultimo e più coerente con lo storico percorso politico di centrosinistra del BARILLA’, ossia dichiarando più volte il proprio voto a favore di BATTAGLIA Domenico, senza peraltro incrinare i rapporti ormai instaurati con il FALCOMATA’ e, per tale motivo, dirottando una manciata di voti anche sul candidato prescelto da quest’ultimo, MURACA Giovanni.
D’altronde, la politica elettorale gestita dal BARILLA’ era meno complessa di quanto potesse apparire, perché come dichiarato da lui stesso a RUGOLINO Sergio – come visto in stretto contatto con il capocosca ARANITI Domenico e già arruolato nella precedente campagna elettorale regionale -, il candidato NERI non aveva bisogno di un numero elevato di voti da parte sua, perché già sicuro di essere eletto (“Peppe, Peppe è dentro, Peppe non ha problemi di niente, Peppe vince»).
Su quest’ultima previsione politica, d’altronde, vi era perfetta concordanza con il NERI stesso… Della sua strategia BARILLÀ Daniel discuteva, già nella data del 03.09.2021, con la collega CATTINI Elisabetta, Presidente dell’Organismo di Valutazione della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Alla donna, il giovane confidava quale era il suo modus operandi, specificando che «ci riuniamo io, lui, qualche altro e diciamo che facciamo?», con il chiaro riferimento alle prossime elezioni regionali «quest ‘anno sarà così la mia linea. Una parte votano a Mimmo, il mio amico, perché è del PD. E l’altra votano Fratelli d’Italia, l’altro amico mio, li dividiamo». Ed ancora, il BARILLÀ aggiungeva come proprio per questa “loro” capacità di catalizzare consensi il suo gruppo era noto in città… posizione ufficiale che lo vedeva schierato con BATTAGLIA Domenico, un’altra posizione ufficiosa che lo vedeva sponsor di NERI Giuseppe — con l’approvazione e il sostegno elettorale del capocosca Domenico ARANITI— ed ,infine, con un occhio rivolto al Sindaco FALCOMATA Giuseppe e, quindi, al suo candidato MURACA Giovanni.









