‘Ndrangheta in curva: “Non siamo la polizia, vi sgozziamo tutti”

AFFARI E MINACCE. La gestione dei parcheggi dello stadio Meazza non si ottiene solamente pagando tangenti e cercando spinte “istituzionali”, ma anche con le minacce. Eccone una dimostrazione. In auto ci sono Caminiti e Nino Ciccarelli, altro storico ultrà interista non indagato in questa inchiesta, ma destinatario due giorni fa di una perquisizione da parte della Squadra mobile. Davanti a un parcheggio c’è un ragazzo che lavora per una ditta che non è di Zaccagni. Al che Ciccarelli dice: “Noi non siamo polizia, eh! Noi siamo quelli che vi rompiamo il culo ora se tu devi lavorare vi scassiamo il culo! Che sia chiaro eh! Se arriverà qua un ragazzo guai a chi lo tocca perché vi ammazziamo a tutti! Che sia chiaro eh! Vengo qua e vi sgozzo a tutti eh! Eh… bravo lo sai già eh! Si caga, hai capito?
Si caga perché adesso chiamerà subito lui: sono venuti due, mi ha detto di togliermi, mi staccano la testa. Questo ha già capito”. Scrive il gip: “Le minacce proferite erano sicuramente reali e attendibili poiché Nino, per sua stessa ammissione, era effettivamente armato“. Intercettato con Caminiti, Ciccarelli dirà chiaramente: “Non mi portare al settore ospiti c’ho pure la lama addosso (coltello)”…