‘Ndrangheta, la pace mafiosa tra i Dragone e i Grande Aracri per spartirsi l’Emilia-Romagna

di Giuseppe Baldessarro

Fonte: Repubblica

REGGIO EMILIA – Hanno superato le vecchie contrapposizioni e lavato via il sangue. Nel nome degli affari hanno cancellato i morti della guerra di ‘ndrangheta e ora si spartiscono l’Emilia-Romagna. I Grande Aracri e I Dragone non sono più nemici. I clan che si sparavano per strada a colpi di bazooka ora siedono allo stesso tavolo per mangiarsi Reggio Emilia, Parma e Modena. La pax mafiosa è raccontata nell’ultima inchiesta della Dda di Bologna che ha portato a 5 arresti. Nel mirino dell’indagine Ten ci sono complessivamente 20 persone e restituisce una spaccato uno spaccato dai tratti inediti. La pm Beatrice Ronchi ha messo assieme i fili e scritto nero su bianco che gli Arabia avevano da tempo riallacciato i rapporti con le seconde file dei Grande Aracri, falcidiati da arresti ed ergastoli. Assieme trafficavano in armi, facevano estorsioni, truffe, ricettazione.

Alla guida della nuova cellula di ‘ndrangheta c’era la famiglia di Pino Arabia (58 anni), fratello di Turuzzu (Salvatore Arabia, ammazzato dai Grande Aracri nel 2003 a Steccato di Cutro, in Calabria. La sorella di Pino e Turuzzu, ha sposato prima Salvatore Dragone, morto a Carpi nel 1991, e poi Raffaele Dragone, ammazzato nel 1999. Entrambi uomini del boss Antonio Dragone, acerrimo nemico di Nicolino Grande Aracri, mano di gomma. Pino Arabia, uscito di carcere nel 2014, dopo gli arresti di “Aemilia”, già nel 2019 era operativo nel reggiano.

Incontri, riunioni, nuove affiliazioni e la pax con i Grande Aracri gli hanno consentito di crescere fino a ricoprire un ruolo di primissimo piano nella ‘ndrangheta emiliano-romagnola. Con lui i suoi nipoti, il genero ed una nuova generazione di soldati dei clan calabresi. Ed è così che la Dda di Bologna, guidata dal procuratore Francesco Caleca, e la procura di Reggio Emilia guidata dal procuratore Gaetano Paci, hanno scoperto l’origine di alcune delle più recenti intimidazioni, dei danneggiamenti, delle frodi fiscali e delle estorsioni.