Fra le condanne più alte – 7 anni di reclusione – quelle inflitte a Francescantonio Anello di Filadelfia, Daniele Prestanicola di Maierato, Salvatore Giorgio di Catanzaro, Domenico Rigillo di San Vito sullo Ionio (Cz). Gli imputati sono stati condannati anche a risarcire le parti civili ed in particolare il ministero dell’interno, la Regione Calabria, l’Associazione antiracket ed i Comuni di Vibo Valentia, Limbadi, Sant’Onofrio. Associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, intestazione fittizia di beni, evasione delle imposte e delle accise anche mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, corruzione, scambio elettorale politico mafioso, turbativa d’asta i reati, a vario titolo, contestati.