Nicotera. “Ma quale salute pubblica, non sanno quello che fanno”

NICOTERA. NON SANNO QUELLO CHE FANNO

Ieri sera, dopo aver dormito per tutta l’estate, l’inquilino di Palazzo Convento ha
emesso una Ordinanza contingibile e urgente avente ad oggetto: “Misure urgenti a tutela della salute pubblica e dell’ambiente marino-costiero. Divieto di utilizzo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari contenenti azoto e fosforo in una fascia di rispetto di 1000 metri dai corsi d’acqua e canali di scolo e dalla fascia di rispetto nel demanio marittimo”.

Il divieto interessa tutto il territorio Comunale. A leggere l’ordinanza, con superficialità, può sembrare una cosa buona e giusta quando invece è una catastrofe per tutta la Comunità Nicoterese, una pazzia concepita da persone che non sanno quello che fanno. Con questa ordinanza si bandisce in tutto il territorio del Comune l’utilizzo di concimi chimici e organici in quanto tutti i concimi, più o meno, contengono azoto e/o potassio e considerando, altresì, la particolarità del territorio comunale con la presenza di centinaia di fossi, più o meno grandi, che confluiscono verso il mare.

Con questa ordinanza, cervellotica, emessa con leggerezza ed irresponsabilità si mortifica un settore fondamentale dell’economia Nicoterese costituito da centinaia e centinaio di aziende di piccola e media dimensione che danno da vivere a migliaia di persone. Aziende costituite principalmente da agrumeti, vigneti e uliveti che necessitano di una adeguata concimazione per essere produttive e competitive.

Per giustificare la nefasta ordinanza si fa riferimento ad una indagine dell’ARPACAL nella quale, pare, che dalle analisi effettuate dai prelievi nell’area indagata alcuni elementi, in particolare l’azoto, risultano in misura maggiore alla media – i quali elementi andando a finire in mare potrebbero contribuire alla “fioritura algale”. Questa indagine risale, nientedimeno, ad oltre due anni addietro e ci si ricorda adesso, ad estate finita da un pezzo, a ricorre a misure drastiche, incomprensibili, dannose e inaccettabili. Durante l’estate ci sono state giorni in cui il mare preoccupava non poco per le sue condizioni e non si è sentito il dovere di tutelare la salute pubblica. Per quanto detto e per altro ancora si chiede la revoca immediata dell’ordinanza n. 18 del 27.10.2025 costituendo grave danno per l’economia comunale e per la stragrande maggioranza dei cittadini.

“Opposizione Civica”
Il Portavoce – Enzo Comerci