La protesta contro il Ponte sullo Stretto in 12 punti
di Fabio Granata, ex assessore regionale ai Beni culturali ed assessore alla Cultura di Siracusa
- Un progetto vecchio di oltre 14 anni, aggiornato senza alcun approfondimento solo per esser presentato prima delle europee.
E si sa come è finita… - Un progetto che ipotizza la realizzazione del più lungo Ponte a una campata al mondo, con annessa ferrovia inesistente negli altri, pochissimi, Ponti simili (ma notevolmente più corti) esistenti al Mondo.
- La stessa Commissione nominata dal Ministero ha rilevato ben 68 criticità su questioni fondamentali come test per venti e terremoti, l’analisi dei materiali, la valutazione sulla tenuta dei cavi d’acciaio, la tenuta sismica alla presenza delle due enormi faglie, l’oscillazione dovuta ai venti. Osservazioni sostanziali e di difficilissimo superamento. Centinaia di osservazioni sostanziali anche dal Ministero dell’Ambiente
- Non esiste un progetto esecutivo ma si blatera di un inizio lavori impossibile.
- Previsto un piano espropri enorme con migliaia di famiglie a Messina che non sanno ancora se e quando dovranno lasciare le loro case, monumenti storici e spazi pubblici da distruggere: facile prevedere una esplosiva situazione sociale e di ordine pubblico ingestibile. I posti di lavoro non saranno (nella recondita possibilità dalla realizzazione dell’opera) 120 mila ma qualche migliaio.
- Sui costi e sui finanziamenti dell’opera buio totale tranne che per i tagli certi e le somme enormi sottratte a interventi previsti su strade, ferrovie, dissesto idrogeologico sia in Sicilia che in Calabria.
- Il cantiere del Ponte sullo Stretto non esiste (e a nostro avviso mai esisterà) ma già si stanno spendendo oltre 4 milioni di euro per consulenti, stampa, informazione e faccendieri vari.
- L’opera (immaginaria) è già costata allo Stato in questi ultimi anni oltre 1 miliardo di euro.
- L’aggiudicazione dei “lavori” è stata opaca ed è al centro di una indagine della Magistratura.
- Lo Stretto di Messina è un Patrimonio paesaggistico, naturalistico, ambientale di immenso valore da tutelare e inserire nella Word Heritage List Unesco.
- Il rischio di una incompiuta devastante resta altissimo, nella malaugurata e, per fortuna, recondita ipotesi di inizio lavori.
- Si moltiplicano gli interventi di tecnici e ingegneri sulle enormi lacune del progetto, dai cavi di acciaio non collaudabili all’altezza del Ponte che non consentirebbe il passaggio delle navi più grandi, dai Piloni alti 400 metri previsti su due enormi faglie sismiche alla enorme eventuale oscillazione per il vento…e tanto altro.
Nel frattempo si dispensano incarichi, si preparano richieste di penali allo Stato, si specula in borsa…
Insomma una megatruffa.