No Ponte: “L’abbiamo fatto di nuovo ed รจ stato bellissimo: non ci sono riusciti e non ci riusciranno”

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…in centro cittร , nonostante lโ€™afa, in una fase che in tanti hanno definito interlocutoria per le osservazioni al progetto definitivo del Ministero dellโ€™Ambiente e dello stesso comitato tecnico scientifico della Stretto di Messina Spa, e per il conseguente rinvio dellโ€™avvio dei cantieri.
La governance del ponte ha avuto probabilmente bisogno di riorganizzarsi proprio in funzione del fatto che in meno di un anno con iniziative e manifestazioni, gli abitanti dello Stretto hanno chiarito che i lavori non sarebbero iniziati senza una resistenza popolare. Hanno dovuto tirare fuori dal cilindro delle norme – contenute nel ddl sicurezza e nel decreto infrastrutture – per provare a intimorire i no ponte e fiaccare ogni velleitร  di opposizione allโ€™apertura dei cantieri.

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Ieri, con la stessa forza di sempre, migliaia di No Ponte sono tornati a marciare per dire che la partita del ponte sullo Stretto deve essere chiusa definitivamente e che per questo va chiusa la Stretto di Messina Spa. Per ribadire che i 14 miliardi di euro che il governo vuole impegnare per unโ€™inutile e devastante infrastruttura, devono essere invece utilizzati per ammodernare le rete idrica, per una sanitร  migliore che smetta di funzionare secondo logiche aziendali e di profitto, per la messa in sicurezza del territorio dal rischio incendi, idrogeologico e sismico, per realizzare infrastrutture utili alle persone e non agli speculatori.
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Dopo aver girovagato, per alcuni giorni antecedenti a quella data, alla guida di una cinquecento (che avevo sottratto di nascosto a mia madre), con i miei compagni di classe Franco e Mariolino, per diffondere la notizia, con il megafono, per le strade della cittร , ecco che era arrivato il grande giorno.