di Fernanda Gigliotti
sindaco di Nocera Terinese
Dalla “posa della prima pietra” alla responsabilità e all’onere civico della “prima ruspa”
Si avvera il sogno che i cittadini noceresi aspettano da quasi venti anni: l’abbattimento dell’ecomostro posto a Nord del Lungomare San Francesco di Paola, anch’esso travolto dal mare, e la restituzione della spiaggia ai noceresi, alla bellezza della macchia mediterranea, ai tamerici, ai pini marittimi.
E’ stato un grande lavoro quello svolto in questi primi mesi dalla mia Giunta, ma è solo grazie alla collaborazione di tutti i cittadini e di molte imprese private, alla lungimiranza e all’impegno dell’ufficio tecnico comunale e allo spirito di sacrificio e alla collaborazione delle scarse forze dell’ordine presenti sul nostro territorio, se siamo riusciti a garantire una stagione balneare ” in sicurezza”, malgrado lo sfasciume pendulo di un lungomare crollato. Non era scontato, ma ci siamo riusciti.
Lungomare Agosto 2016
Ancora più soddisfatta e fiera del lavoro simbiotico che siamo riusciti costruire tra l’ufficio tecnico comunale, l’agenzia del demanio e il dipartimento lavori pubblici della Regione Calabria, con l’Osservatorio Regionale sulla Biodiversità, che hanno immediatamente accolto l’invito della mia giunta, di inaugurare una nuova stagione della politica del territorio, caratterizzata dalla responsabilità e volontà di sottrarre ossigeno alla cementificazione in favore del paesaggio, investendo nel recupero delle vocazioni naturalistiche e lavorando alla difesa della biodiversità.
E se altre esperienze di governo si sono concesse il lusso di impiegare molte, troppe stagioni nel consumo di suolo e nella costruzione di una voragine nel bilancio comunale, sottraendo bellezza e risorse alle prossime sette generazioni di noceresi, con l’indimenticabile rito della “posa della prima pietra” lasciandoci una eredità da “smaltire in discarica”, noi ci assumiamo la responsabilità, l’onere ed anche il merito di inaugurare la stagione della rinascita sostenibile, del rispetto del patrimonio collettivo, della restituzione alla collettività dei paesaggi deturpati dalla cementificazione.
Insomma dalla “prima pietra” alla “Prima Ruspa”. Di sicuro la prima demolizione nel comune di Nocera Terinese, il primo ecomostro della costa Tirrenica Calabrese e forse di tutta la Calabria.
Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto, alla loro determinazione e serietà e ringrazio il Presidente Mario Oliverio e la Sua giunta per il supporto tecnico-scientifico e per la concessione di un primo finanziamento utile all’immediato intervento di bonifica dell’intera area del Lungomare.
L’abbattimento e lo smaltimento dell’ecomostro, ovviamente, sarà realizzato ponendone a carico della proprietà l’intero costo. E di fatti la demolizione del capannone era stata ordinata fin dal mese di giugno scorso. Ad oggi abbiamo dovuto registrare l’inottemperanza della società proprietaria che ci obbliga, quindi, ad agire in via sostitutiva e urgente, giacché l’approssimarsi della stagione invernale precluderebbe la demolizione, la rimozione e la bonifica in sicurezza.
Sorge un nuovo sole e al tramonto sarà tutta un’altra storia.