NoMetro, chi è il fine stratega del Comitato?

di Gianfranco Celestino

Vorrei tanto sapere chi è il fine stratega che guida i commandos dei NoMetro. Il comandante Carlos che ha concepito tutte le astutissime tecniche da guerriglia con le quali pensava di bloccare o, quantomeno, intralciare la realizzazione della metro.
Quello che ha ideato la diabolica trappola dei volantini pubblicitari, temutissimi dalle truppe nemiche, con i quali ha bombardato a tappeto tutto il cortile di casa sua.
Quello che ha messo in campo la tecnica del “stiamo per i cazzi nostri, che meno siamo e meglio stiamo.”

Quello che riteneva un referendum di iniziativa popolare inutile, perché con i sopracitati e temibilissimi volantini, si sarebbe ottenuto un risultato nettamente superiore.
Così superiore che la maggior parte dei cittadini manco li ha visti o letti.
Invece di coinvolgere la popolazione con una chiamata alle urne volontaria, che avrebbe lasciato con i numeri un segno tangibile ed incontrovertibile sulla volontà degli abitanti, questa volpe del deserto bruzia, ha preferito imbastire una opposizione totalmente inconsistente.

Una linea di azione fallimentare su ogni fronte e che sta maldestramente proseguendo ancora oggi a cantiere avviato, basata sul “facciamo iniziare i lavori così poi…”.
Così poi cosa?
Forse così poi andiamo tutti a fare il biglietto per prendere la metro?